
La Poetica di Rublev è il tema della III edizione di “Ab Origine”, una mostra organizzata dall’omonima associazione no-profit Torinese che aprirà le porte ai visitatori questo giovedì 5 marzo presso l’Urban Centre di Monza.
La Poetica di Rublev è il tema della III edizione di “Ab Origine”, una mostra organizzata dall’omonima associazione no-profit Torinese che aprirà le porte ai visitatori questo giovedì 5 marzo presso l’Urban Centre di Monza.
“L’amministrazione di Monza ha accolto con onore questa iniziativa, la reputa un evento dai forti messaggi e valori” queste sono le parole di Eugenio Recalcati, dirigente dell’ufficio Comunicazione della città che ha introdotto la mostra durante la conferenza stampa di venerdì scorso.
La rassegna è un omaggio alla poetica dell’iconografo russo Andrej Rublev (1360-1430), che la Chieta Ortodossa proclamò santo nel 1988. Poetica che si percepisce attraverso la struggente poesia delle pagine di Andrej Tarkovskj, dense di sinestesie, intuizioni, da cui prende forma l’umile grandezza di Rublev, il suo naturalismo redento nell’incanto del silenzio. Nessuno come Rublev ha saputo proporre lo slancio disinteressato verso il trascendente.
“L’icona non va vista solo nella sua dimensione estetica, va oltre: ha una sua dimensione spirituale profonda – spiega Beatrice Tetegan la curatrice della mostra, nonché presidente dell’associazione “Ab Origine.” – Il popolo russo ha riconosciuto il valore delle opere di Rublev, che trasmettono forza e spirito in un periodo duro quale il Medioevo russo”.
Tutti i valori espressi vengono ripresi attraverso la preziosa collezione di Eugenio Pacchioli “Scriptor et Pictor”, i Libri d’Artista della Maison Etro, le pregiate icone della scuola iconografica di artisti contemporanei che si ispirano all’ insegnamento di Egon Sendler, Adol’f Ovcinnikov, Padre Zinon.
Saranno circa una quarantina i pannelli di Eugenio Pacchioli. I primi si rifanno alla III Sinfonia di Mahler e al Lied di Nietzche che esprimono il dolore della natura umana, il soffrire e al tempo stesso le potenzialità per superarlo con briciole di speranza per il futuro. I successivi i “Monti di Bibbia” si rifanno al significato decisivo per la sorte del popolo di Israele e di tutti quelli che in questi monti riconoscono i segni di un Dio garante della salvezza di ogni uomo.
Per avvicinare il pubblico dei più piccoli alla mostra verranno predisposti verso la fine del mese dei laboratori, in particolari con le classi delle scuole elementari. Le curatrici di questi laboratori saranno la D.ssa Silvia Panisi e la D.ssa Valentina Verderio, psicologhe del linguaggio infantile.
La mostra, che rimarrà aperta fino al 26 marzo, gode del patrocinio e contributo dell’Assessorato alla Comunicazione e dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Monza.
Orari:
da lunedì al sabato: 10.00 – 13.00 e 15.00- 19.00
domenica: 15.00 – 19.00
Ingresso: