Ostetricia e Neonatologia dal Vecchio al Nuovo

9 marzo 2009 | 16:20
Share0
Ostetricia e Neonatologia dal Vecchio al Nuovo

san-gerardo-nuovoE’ ormai tutto pronto per il 30 marzo quando sarà effettuatoil trasferimento ufficiale dal Vecchio ospedale al Nuovo. L’ultimo passaggio coinvolge i reparti di Ostetricia e Neonatologia dalla sede di via Solferino ai nuovissimi reparti di via Pergolesi.

san-gerardo-nuovoE’ ormai tutto pronto per il 30 marzo quando sarà effettuatoil trasferimento ufficiale dal Vecchio ospedale al Nuovo. L’ultimo passaggio coinvolge i reparti di Ostetricia e Neonatologia dalla sede di via Solferino ai nuovissimi reparti di via Pergolesi.

Un ulteriore passo avanti nella realizzazione di quel futuro polo per mamma e bambino che nascerà al Nuovo Ospedale. Gli ultimi due reparti che lasciano la vecchia sede infatti saranno posizionati vicino alla Pediatria costituendo così quell’area di nuovo modello gestionale sostenuto dalla Regione Lombardia e che al San Serado è stato affidato alla Fondazione Monza e Brianza per il bambino e la sua mamma (MBBM) . 

L’operazione di riunificazione dei reparti, che inizierà il 23 marzo, costerà circa un milione di euro tra ristrutturazione, arredi e apparecchiature.

I primi a traslocare saranno i reparti di degenza (Maternità-Ostetricia, Sala Parto e Neonatologia). Il Pronto soccorso Ostetrico e Neonatale rimarrà invece all’ospedale Vecchio fino al 30 marzo.

La complessità del trasferimento costringerà a ridurre temporaneamente i posti letto anche se non intaccherà il servizio. Non ci saranno, a detta della direzione del nosocomio, conseguenze per i pazienti che potranno contare sulla medesima qualità del servizio poiché saranno comunque mantenute attive tutte le quattro sale parto del San Gerardo. Sarà inoltre garantita una doppia presenza di guardia medica, di Pronto soccorso di Neonatologia, Ostetricia e Anestesia, sia al Vecchio sia al Nuovo.

Gli ultimi a lasciare la vecchia sede saranno gli ambulatori Neonatologico, Ostetrico e Materno-neonatale.

Contemporaneamente l’ospedale ha organizzato una massiccia campagna informativa attraverso volantini e manifesti anche in lingua straniera (francese e arabo in particolare) per riuscire ad intercettare tutte le donne del territorio specialmente le immigrate. 

L’operazione ha richiesto un grosso sforzo organizzativo a tutto il personale perché il processo di riunificazione si concluda al meglio.  

Per informazioni o prenotazioni i cittadini possono rivolgersi direttamente al Cup della Fondazione (settore C, primo piano, dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 16, telefono 039.2339609).