
Era la prima volta che un essere umano prendeva il volo in Italia. E l’emozione fu così grande che il poeta Giuseppe Parini volle eternare quel momento nei versi di un sonetto: “Ecco nel mondo e meraviglia e gioco/ Farmi grande in un punto e lieve io sento/ e col fumo nel grembo e al piede il foco/ salgo per l’aria e mi confido al vento…“. Era il 13 marzo 1784 e quella mongolfiera si levò in cielo da Brugherio.
Era la prima volta che un essere umano prendeva il volo in Italia. E l’emozione fu così grande che il poeta Giuseppe Parini volle eternare quel momento nei versi di un sonetto: “Ecco nel mondo e meraviglia e gioco/ Farmi grande in un punto e lieve io sento/ e col fumo nel grembo e al piede il foco/ salgo per l’aria e mi confido al vento…“. Era il 13 marzo 1784 e quella mongolfiera si levò in cielo da Brugherio. Duecentoventicinque anni dopo, la città brianzola si fermerà per tre giorni dal 13 al 15 marzo. Per ripartire proprio da quel volo in mongolfiera con esseri umani a bordo. Siamo di fronte a un vero e proprio primato nazionale, del quale da sempre i cittadini di Brugherio sono orgogliosi. E gelosissimi.
Fu proprio dalla Villa Sormani di Moncucco, dimora di campagna del marchese Paolo Andreani che l’aristocratico spiccò il volo. Pochi sanno che l’impresa nacque più che per curiosità scientifica, per superare una cocente delusione amorosa. Il marchese Andreani – amante quant’altri mai delle belle dame – si era invaghito di una nobildonna. Ma l’avvenente giovane gli aveva preferito l’Ammiraglio Nelson: il vincitore della battaglia di Trafalgar. Andreani non la prese bene: e per dimenticare quella donna decise di alzarsi in volo con un – a quei tempi – avveniristico pallone areostatico.
“Un volo storico – racconta il vicesindaco e studioso di storia locale Raffaele Corbetta – che ricoprì una distanza di sei miglia e dopo aver raggiunto 1500 metri d’altezza, atterrò nella Cascina Seregna di Caponago”.
A bordo con il “cavaliere in mongolfiera”, come le cronache dell’epoca battezzarono Paolo Andreani, c’erano anche due temerari falegnami: Gaetano Rossi e Giuseppe Barzago.
I festeggiamenti saranno adeguati all’evento: 72 ore non stop di kermesse. Si inizierà venerdì 13 marzo dalle 17 alle 19 nel parco di Villa Fiorita con una dimostrazione di voli ancorati organizzati. Dalle 15 alle 21 in piazza Roma sarà possibile acquistare uno speciale annullo filatelico postale che ricorda l’evento e alle 21, in Consiglio comunale, grande celebrazione, saranno presenti le autorità insieme all’erede di Montgolfier, Ghislain e un rappresentante della famiglia Marietti Andreani. Una vera chicca il collegamento in videoconferenza con l’astronauta Paolo Nespoli da Houston e la presentazione del libro di “Brugherio, i suoi luoghi, la sua storia”. Il giorno dopo, nel pomeriggio, grande raduno di palloni al Parco Increa e in sala del Consiglio premiazione del concorso “fai volare la tua fantasia in mongolfiera” realizzato dall’associazone La Lampada di Aladino. Anche la domenica è dedicata alla magia del volo con dieci mongolfiere che si leveranno dal cielo di Brugherio.
“Brugherio è orgogliosa di aver ospitato il primo volo in mongolfiera – ha commentato il sindaco Carlo Cifronti – anche se a quei tempi il nostro comune non era quello di oggi dal punto di vista territoriale”.
A sponsorizzare l’evento è stata la Provincia di Milano, e in particolare l’assessore al Turismo Antonio Oliviero che ha elargito un finanziamento di 50 mila euro. Lo scultore e amante del volo Piero Porati di Carate Brianza ha realizzato un’opera che raffigura una mongolfiera alta otto metri che verrà posizionata nella piazza di Brugherio. L’idea del Comune è d’ora in poi di festeggiare ogni anno con un grande raduno annuale di mongolfiere.