
E’positivo il primo bilancio dell’Asl di Monza e Brianza riguardo al Buono Famiglia: 400 infatti sono state le richieste nelle prime due settimane, il 40% fatte pervenire da cittadini stranieri. L’ente ha stimato inoltre che questo prezioso aiuto sociale verrà impiegato nella maggior parte dei casi per sostenere le spese scolastiche, il pagamento dei mutui o degli affitti.
E’positivo il primo bilancio dell’Asl di Monza e Brianza riguardo al Buono Famiglia: 400 infatti sono state le richieste nelle prime due settimane, il 40% fatte pervenire da cittadini stranieri. L’ente ha stimato inoltre che questo prezioso aiuto sociale verrà impiegato nella maggior parte dei casi per sostenere le spese scolastiche, il pagamento dei mutui o degli affitti. Un valido aiuto in denaro quindi ai nuclei famigliari stanziato dalla Regione Lombardia per sostenerli in questo periodo di crisi che consiste in millecinquecento euro messi a disposizione delle famiglie a basso reddito con almeno tre figli minorenni corrisposto in tre tranche quadrimestrali di 500 euro.
L’ASL della Provincia di Monza e Brianza ha istituito una vera e propria task force organizzativa per informare e per raccogliere le richieste. Sei i punti di raccolta nei cinque distretti e nei venticinque punti di informazioni sparsi nelle sedi territoriali dell’ASL. Anche il sito internet aziendale ha permesso di dare ampia diffusione all’iniziativa. Tutte le informazioni in merito ai requisiti e alle sedi di raccolta delle domande sono state fornite in otto diverse lingue, le istanze sono state adeguatamente monitorate, accompagnate nella compilazione e i motivi della non ammissibilità, in assenza dei requisiti necessari, sono stati illustrati agli utenti.