
Aurora Assicurazioni volerà in Belgio per disputare la fase finale della Challenge Cup 2009. La squadra brianzola sì è infatti aggiudicata il primo posto del girone preliminare che si è svolto da venerdì 13 a domenica 15 marzo al palazzetto dello sport di Seveso. La competizione ha visto coinvolte cinque formazioni europee, di cui solo una avrebbe avuto accesso ai play off di Antwerp, in Belgio (23-26 aprile).
Aurora Assicurazioni volerà in Belgio per disputare la fase finale della Challenge Cup 2009. La squadra brianzola sì è infatti aggiudicata il primo posto del girone preliminare che si è svolto da venerdì 13 a domenica 15 marzo al palazzetto dello sport di Seveso. La competizione ha visto coinvolte cinque formazioni europee, di cui solo una avrebbe avuto accesso ai play off di Antwerp, in Belgio (23-26 aprile). Oltre a Briantea84, sono scesi sul parquet sevesino i quotatissimi spagnoli dell’Fc Barcelona, gli olandesi del Verkerk – allenati dalla leggenda del basket europeo Gert-Jan van den Linden – e le due rappresentative greche del Paska Atene, laureatasi settimana scorsa campione della lega nazionale, e dell’Alexander the Great di Tessalonica.
Il torneo, che ha visto la presenza di una commissione tecnica europea e di arbitri non italiani, si è aperto venerdì sera con lo straordinario match fra Aurora Assicurazione e il Barcellona, la squadra data per favorita per la vittoria finale. Al termine di una gara fino all’ultimo respiro, dominata dal quintetto di coach Marco Bergna, gli spagnoli hanno trovato a tre secondi dalla sirena la tripla dell’aggancio riaprendo di fatto i giochi e la possibilità di aggiudicarsi l’incontro. Solo una magia da 3 di David Gonzales, best scorer del torneo e inserito nell’All Star team di questo girone, ha permesso all’Aurora di agguantare la vittoria allo scadere dell’ultimo centesimo di secondo.
Dopo questo successo importante per il morale e per la classifica, nella giornata di sabato i brianzoli hanno difeso il primato in classifica anche contro i greci dell’Alexander the Great (33-88), rimasti a secco di vittorie, e con i connazionali del Paska, battuti per 65-51. Con l’affermazione del Barcellona in tutte le sue gare, la sfida decisiva si è giocata domenica alle 13.30 tra Briantea84 e gli olandesi del Verkerk. L’esito della partita, in caso di disfatta per i padroni di casa, avrebbe infatti decretato il passaggio di turno degli spagnoli.
Il match tra l’Aurora e gli olandesi è stato giocato sul filo del rasoio, come una vera e propria finale decisiva, con il quintetto di Van de Linden avanti sempre di 6 punti per tre quarti del match e la formazione italiana a inseguire. Grazie a un’abile rotazione di giocatori – che ha consentito l’inserimento, in momenti decisivi del match, anche di atleti giovanissimi come Francesco Roncari e Mattia Sala, entrambi di 16 anni – la Briantea è riuscita ad agganciare il Verkerk e, negli ultimi 2 minuti, a centrare le palle giuste per la qualificazione, decretata col punteggio di 58-51 .
“Il bilancio non può essere che positivo – ha commentato il coach dell’Aurora Marco Bergna – abbiamo dimostrato di essere una squadra competitiva ma soprattutto un gruppo eccezionale, in grado di reagire e lottare unito nel momento della difficoltà. Inutile precisare che, a differenza di altri team, abbiamo giocato con un quintetto molto giovane, che ha dato il massimo e in parte era al suo esordio in una competizione di questo tipo. Alla luce di questi dati, la nostra qualificazione vale doppio”.
Al termine della competizione, è stato conferito dal Comune di Seveso – presente alla cerimonia finale con il sindaco Massimo Donati, l’assessore Luca Volpi e il Consigliere incaricato allo Sport Nicola Tallarita – un premio speciale “Fair Play” alla squadra del Barcellona che ha totalizzato solo 58 falli in quattro incontri.
Hanno collaborato in maniera determinante alla buona riuscita del torneo, il Gruppo Alpini di Seveso, impegnati nei tre giorni della Challenge Cup nella distribuzione dei pasti alle squadre, e i volontari dell’Anteas che, da giovedì senza sosta per oltre 12 ore al giorno, si sono resi disponibili a effettuare il trasporto dei giocatori dall’albergo al palazzetto e i viaggi da e per l’aeroporto.
“E’ stato per noi un importante banco di prova – ha affermato Alfredo Marson, presidente di Briantea84 – perché ci siamo cimentati nell’organizzazione di un evento europeo con tutte le difficoltà logistiche che comporta. Possiamo ritenerci soddisfatti, la federazione europea di basket in carrozzina ha apprezzato i nostri sforzi e speriamo che questo gradimento possa deporre a nostro favore nell’assegnazione degli Europei Under 23 del 2010. Siamo certi di avere le risorse per ospitare un evento simile e poter dare lustro allo sport paralimpico e all’Italia intera”.