
In una mostra a Macherio e a Monza la storia della tenacia di due sorelle che negli anni ’20 aprirono un negozio di modisteria diventato punto di riferimento per la Lombardia. Inaugurazione sabato 14, ore 17, alla sala Mostre di Macherio, via Roma 38
In una mostra a Macherio e a Monza la storia della tenacia di due sorelle che negli anni ’20 aprirono un negozio di modisteria diventato punto di riferimento per la Lombardia. Inaugurazione sabato 14, ore 17, alla sala Mostre di Macherio, via Roma 38
Nel 1920 divennero un punto di riferimento per le donne della Brianza, e della Lombardia. Dedicarono la loro vita alla realizzazione di cappelli di estrema grazia e precisione oltre ad una creatività fuori dal comune. Sono le sorelle Gina e Rita Sala che alimentarono il sogno della loro vita con sacrificio e dedizione divenendo due tra le prime imprenditrici nel settore della moda artigiana in Brianza. Per ricordare la loro passione, una manualità ormai scomparsa e soprattutto un gusto per i colori e la ricercatezza nei tessuti che avrebbe rappresentato l’avanguardia di quello che è poi diventato il “Made in Italy”, il Comune di Macherio, insieme al Museo etnologico di Monza e Brianza promuovono una mostra in due sedi dal titolo “Dietro la veletta”. Un evento che è molto più di un omaggio alla modisteria d’antan: è la storia della determinazione di due sorelle che hanno realizzato il loro sogno con tenacia nel 1920 aprendo le vetrine di “Sorelle Sala” nel centro di Seregno.
Il negozio, di via Umberto I a Seregno, oltre ad aver confezionato diversi modelli di cappelli, guanti e abiti da sposa racchiude tra le sue pareti anche tanti racconti al femminile dagli anni ’20 ad oggi. Perché quei divanetti, dove si sceglievano tessuti e velette, erano spesso anche dei “confessionali” per un mondo femminile di segreti, lacrime e fascino.
“Dietro una veletta” mette in mostra ben 190 cappelli dal 1925 a oggi, oltre una ventina di abiti da sposa dagli anni ’80 ad oggi, numerosi strumenti per confezionare i cappelli artigianali: forme in legno, “sfumose”, accessori, spilloni, nastri in canetè, taffetà, velette e materiali in velluto, feltri, coni (base per costruire cappello) fiori in seta, ferri per dare la forma ai fiori (boulle) trancia (cioè macchinario per tagliare le forme dei fiori) stampi per dare le nervature (cioè per dare forme alle foglie, e i solchi dei fiori) piume lavorate in diverse forme. Ma anche acconciature da sposa: veli, diademi, perline (anni ’40 e ’50). Sarà inoltre costruito un percorso con le fasi della lavorazione per la costruzione di un cappello artigianale come in un vero e proprio laboratorio di modisteria e dove documenti, bozzetti e libri d’epoca, faranno da cornice.
Il Comune di Macherio, insieme al Museo etnologico di Monza, hanno voluto onorare il lavoro artigianale femminile altamente specializzato organizzando ben due eventi distinti.
L’inaugurazione è in programma per sabato 14 febbraio alle ore 17 presso la Sala Mostre in via Roma, 38 a Macherio. Eccezionalmente nei fine settimana del 14 e 15 febbraio e del 21 e 22 febbraio sarà possibile acquistare gli accessori in esposizione.
Durante la settimana saranno organizzati due laboratori pomeridiani. Chi desiderasse partecipare agli incontri è pregato di confermare, chiamando in Comune (039 20756204 e-mail istruzione@comune.macherio.mi.it)
Per non abbandonare all’oblio la grande esperienza e la quantità di attrezzi, tutti forgiati a mano in pezzi unici, che negli anni si sono accumulati, è nata l’idea di donare gli strumenti al Museo etnologico di Monza e Brianza e di realizzare un dvd: testimonianza tangibile del passaggio del tempo, visibile alle future generazioni, preziosa eredità di uno stile lasciato al nostro futuro.
La mostra aprirà a Monza invece venerdì 13 marzo alle ore 18.00 presso il Mulino Colombo, Vicolo Scuole, 11 sede del Museo etnologico per l’occasione saranno esposti oggetti e strumenti per la realizzazione dei cappelli.