Via Soderini: da qui parte la sicurezza sul lavoro

22 settembre 2008 | 01:00
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Via Soderini: da qui parte la sicurezza sul lavoro

sicurezza1.gifDa "Il cantiere del nuovo" in via Soderini parte il laboratorio per la sicurezza sul lavoro promosso dalla Provincia di Milano. Nei cantieri priorità a chi presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa e non il minimo ribasso 

sicurezza1.gifDa "Il cantiere del nuovo" in via Soderini parte il laboratorio per la sicurezza sul lavoro promosso dalla Provincia di Milano. Nei cantieri priorità a chi presenta l’offerta economicamente più vantaggiosa e non il minimo ribasso 

Partirà dai cantieri di via Soderini a Milano, dove verrà costruito il "Cantiere del Nuovo", il nuovo polo per l’innovazione, la formazione e il lavoro della Provincia di Milano, l’impegno per migliorare la sicurezza dei cantieri e contrastare il lavoro nero.

L’iniziativa, presentata a Milano Ottagono dall’assessore al Lavoro della Provincia di Milano Bruno Casati insieme ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil e ad Assimpredil Ance, nasce da due protocolli d’intesa promossi dalla Provincia e siglati tra le parti lo scorso 2 settembre, che prevedono una serie di impegni e modelli innovativi sul tema della sicurezza e della salute negli ambienti di lavoro.

Punto cardine degli accordi è l’assegnazione degli appalti che superano il milione e mezzo di euro sulla base dei criteri dell’offerta economicamente più vantaggiosa, anziché su quelli del massimo ribasso. Questo comporta che nella valutazione delle offerte il 30% del punteggio verrà assegnato prendendo in considerazione le caratteristiche che riguardano la sicurezza nei cantieri e la gestione ambientale, il possesso di un organico aziendale minimo, l’affidabilità industriale e finanziaria dell’impresa.

In questi cantieri è prevista, inoltre, la presenza di un comitato per la sicurezza con rappresentanti dell’impresa, dei lavoratori e delle associazioni di categoria.

La sperimentazione partirà con il cantiere di imminente apertura in via Soderini, dove l’innovazione tecnologica sarà utilizzata come strumento di prevenzione e contrasto degli infortuni sul lavoro. Oltre al rilascio ad ogni lavoratore di un tesserino elettronico di riconoscimento, che immagazzinerà i dati biometrici, le misure previste consentiranno di certificare la regolarità del rapporto di lavoro, registrare le ore di presenza degli operai, controllare gli ingressi e segnalare, sia al lavoratore che al responsabile della sicurezza, eventuali infrazioni.

Obiettivo della sperimentazione è costruire un modello per la sicurezza sul lavoro da adottare in tutti gli appalti pubblici e privati che saranno assegnati in vista dell’appuntamento con l’Expo 2015. 

"Con questi accordi – dichiara Filippo Penati, presidente della Provincia di Milano – diamo un forte e concreto segnale nei confronti degli incidenti sul lavoro che avvengono in particolare nei cantieri edili. Le istituzioni e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali e di categoria hanno raggiunto già un grande risultato, quello di aver posto in modo netto e sentito il problema della sicurezza, e ora con la firma di questi accordi abbiamo dato una prima concreta risposta. L’obiettivo è che questi protocolli costituiscano la base per l’assunzione di impegni certi da parte di tutti su come saranno condotti i lavori nei cantieri che partiranno per l’Expo 2015".

"Questi protocolli, prodotto di un intenso lavoro di relazione con tutti i soggetti coinvolti – afferma Bruno Casati – rappresentano una lettura molto avanzata del Testo Unico sulla sicurezza. Con questi atti, applicati immediatamente nei propri cantieri, la Provincia di Milano  quale stazione appaltante, rovescia il concetto di sicurezza intesa come costo, in sicurezza intesa come investimento. Questo nella direzione – si potrebbe dire – di ricercare "la tolleranza zero" nei confronti del lavoro nero e, contemporaneamente, la "prevenzione mille" in relazione agli infortuni. Questi protocolli possono rappresentare una nuova linea di condotta offerta dalla Provincia anche per i cantieri dell’Expo".