Monticelli ci riprova e torna sul cammino di Santiago

9 settembre 2008 | 01:00
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Monticelli ci riprova e torna sul cammino di Santiago

Ermanno Monticelli ci riprova. A metà settembre ripartirà per completare il cammino di Santiago, interrotto a otto tappe dalla fine a causa di un malore

Ermanno Monticelli ci riprova. A metà settembre ripartirà per completare il cammino di Santiago, interrotto a otto tappe dalla fine a causa di un malore

Per il 76 milanese che da anni vive a Brugherio e che vanta una lunga esperienza ormai di questo genere di viaggi, ne ha fatti ben 8, non si tratta di una semplice sfida ma di una sorta di esigenza: il camino va concluso.

Ma che cosa è successo a Ponferrada? "Ho avuto dei problemi di disidratazione – ci racconta il brugherese – era qualche giorno che non stavo bene, bevevo meno liquidi di quelli che mi erano necessari evidentemente. All’altezza del rifugio di Ponferrada ho avuto un malore, sono caduto, ho battuto la testa e ho rotto gli occhiali. Per fortuna non ero sull’asfalto". A soccorrerlo sono stati due pellegrini: "Uno spagnolo e un italiano – continua – è stato un bene che mi trovassi in quel luogo quando è successo". Dopo i soccorsi poi ci sono stati attimi di indecisione: continuare il percorso oppure ritirarsi: "Non nascondo che avrei avuto voglia di proseguire – racconta ancora – ma purtroppo non potendo usufruire di un paio di occhiali per poter vedere meglio i cartelli non me la sono sentita di rischiare. Ci sarebbero voluti almeno 4 giorni per un paio nuovo ed avrei perso troppo tempo".

In realtà il viaggio di quest’anno non era partito sotto i migliori auspici: il progetto iniziale era quello di affrontare il camino di Arles, più impegnativo, ben 1700 chilometri da percorrere in almeno due mesi. Ma dopo la prima tappa a giugno si è dovuto ritirare a causa di un problema familiare.

Di nuovo in marcia il 7 luglio per 15 giorni su un percorso che per la prima parte lo ha visto camminare in solitaria, mentre poi ha cominciato ad incrociare dei pellegrini. Tra i 400 e i 500 chilometri di cammino e poi la caduta. "La tentazione di ripartire è forte – confessa – perché un camino interrotto è qualcosa che senti che ti manca. Le motivazioni spirituali, la spinta per andare verso Santiago è sempre quella. Le strade ormai le conosco a memoria, prevale soprattutto la motivazione riflessiva del camino. E, ripartendo da dove sono caduto in 15 giorni dovrei farcela a raggiungere la meta".