In mostra gli scatti d’autore

Da Martin Munkacsi, ispiratore di Henri Cartier-Bresson e Richard Avedon, a Jacques Henri Lartigue, da Pedro Meyer a Max Pam. Sono solo alcuni degli autori presenti all'edizione 2008 di Foto & Photo, a Cesano


Da Martin Munkacsi, ispiratore di Henri Cartier-Bresson e Richard Avedon, a Jacques Henri Lartigue, da Pedro Meyer a Max Pam. Sono solo alcuni degli autori presenti all’edizione 2008 di Foto & Photo, a Cesano

 

Si rinnova, la biennale internazionale di fotografia in programma a Cesano Maderno da oggi, 27 settembre, al 9 novembre. L’appuntamento, con i fotografi di fama mondiale, quest’anno si amplia coinvolgendo altri comuni del territorio brianzolo ( Besana in Brianza, Bovisio Masciago, Limbiate) dove le immagini saranno esposte in contesti storici e suggestivi. Nove in tutto le mostre in programma nell’ambito del Festival curato da Enrica Viganò e promosso dai quattro comuni, di cui promotore e capofila è la Città di Cesano Maderno, in collaborazione con il progetto MetroPòli della Provincia di Milano, con il Progetto Monza – Brianza della Provincia di Milano e con Regione Lombardia.

L’inaugurazione dell’evento è in programma oggi a Cesano Maderno, alle 17 a Palazzo Arese Borromeo.

 «La città di Cesano è diventata negli ultimi anni un polo di attrazione tra i più prestigiosi per gli appassionati di fotografia, anche a livello internazionale – dichiara il sindaco di Cesano Maderno, Paolo Vaghi Lo sforzo compiuto quest’anno in collaborazione con i comuni coinvolti per allestire la Biennale sul territorio provinciale ha l’obiettivo di promuovere e consolidare il ruolo della Brianza nel panorama delle manifestazioni europee e mondiali».

Ai visitatori di Foto&Photo appariranno irresistibili i click del maestro Martin Munkacsi, da cui hanno tratto ispirazione veri e propri giganti della fotografia come Cartier-Bresson e Avedon, con i suoi studi sul movimento e all’avanguardia anche nella fotografia di moda. Vera attrazione è rappresentata da Jacques-Henri Lartigue, specchio dell’alta società d’inizio secolo, cultore dell’attimo, compiva miracoli con la tecnologia del tempo. Indiscutibile il fascino del lavoro di Pedro Meyer, pioniere della fotografia digitale, che nella stessa settimana inaugura in contemporanea ben 60 mostre in tutto il mondo.

E per la prima volta in Italia sarà possibile entrare in contatto con il Tibet interpretato da uno dei maggiori fotografi australiani: Max Pam. Mentre il fotoreportage italiano è rappresentato da  Mario De Biasi, che ha immortalato illustri personaggi ed eventi storici per la rivista Epoca.

Da segnalare la presenza di Franco Pagetti, della famosa agenzia VII, unico fotoreporter presente a Bagdad dal 2003, anno d’inizio del conflitto in Iraq, che mette a fuoco il nocciolo dello scontro attuale tra sciiti e sanniti. E ancora Matías Costa, giovane ma già molto affermato fotografo spagnolo che al centro dell’obiettivo ha messo contraddizioni e aspirazioni della Cina pre-Olimpiadi. C’è Giulia Diegoli, emergente fotografa italiana, che, per conto della Provincia di Milano – Direzione Monza e Brianza, ha svolto con i suoi scatti un’attenta analisi del territorio brianteo. Infine Il mio nome è Bond, James Bond, una mostra con fotografie d’archivio, riunite e selezionate dalla curatrice del Festival, per raccontare uno dei fenomeni più longevi della storia del cinema mondiale in occasione dell’uscita del prossimo film.

Info: http://www.cesanofotoephoto.it/

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