Un’opportunità per gli stranieri

20080422_palazzo_trotti.jpgA Vimercate nascerà, il prossimo 11 maggio, la prima Consulta per residenti senza cittadinanza. La volontà dell'Amministrazione è quella di aprire un dialogo per il futuro e per una diversa immagine da quella proposta dai media 


20080422_palazzo_trotti.jpgA Vimercate nascerà, il prossimo 11 maggio, la prima Consulta per residenti senza cittadinanza. La volontà dell’Amministrazione è quella di aprire un dialogo per il futuro e per una diversa immagine da quella proposta dai media 

 

Un’occasione per chi non ha la cittadinanza. Sarà Vimercate ad offrirla agli stranieri, l’11 maggio quando verrà eletta la prima "Consulta dei residenti privi di cittadinanza" che avrà le stesse funzioni degli altri organismi di quartiere. Darà pareri e offrirà spunti all’Amministrazione, avanzerà idee e proposte. A Vimercate gli stranieri sono il 6 per cento della popolazione e la Consulta è stata fortemente voluta dal vicesindaco Roberto Rampi  che li ha incontrati qualche giorno fa. «A mio parere dovrebbero votare per le amministrative – dice Rampi – Pagano le tasse e non decidono chi le gestisce. La base delle democrazie liberali è "no taxation without rappresentation" e noi vogliamo dar loro rappresentanza». Il tentativo sarà quindi quello di stringere un patto di cittadinanza con loro che aiuti a far conoscere chi siano davvero gli stranieri. Persone che lavorano e come dice il vicesindaco, spesso fanno mestieri che noi non vogliamo più fare, con turni notturni, oppure si occupano dei nostri anziani. «Alla riunione c’erano persone che sono a Vimercate da 10, 15, 20 anni, li abbiamo convocati con una lettera in 11 lingue diverse – continua il vicesindaco – Vogliamo che si sappia chi sono e quali difficoltà incontrano, quali disagi che la burocrazia riserva loro». Contro l’immagine mediatica che li fa violenti, portatori di criminalità e quant’altro.

Tra gli stranieri che vivono a Vimercate c’era anche Moussa Compaore, 28 anni, vittima di un incidente sul lavoro la scorsa settimana. Compaore era sposato e aveva una bambina e la sua salma è tornata dalla sua famiglia, in Burkina Faso. Era qui per lavorare ed è morto per quel lavoro.

«Con loro vogliamo parlare non solo di Vimercate – spiega il vicesindaco – Ma di come potrebbe essere questo Paese di domani, costruire insieme le regole di una convivenza necessaria e possibile. E affrontare a viso aperto tanti problemi, anche la lotta ai criminali  che dobbiamo combattere insieme». In poche parole, norme più semplici ma ferree soprattutto nella loro applicazione. Un lavoro complesso e lungo, un percorso da fare insieme, vimercatesi e stranieri e che muoverà i primi passi dopo la nascita della Consulta, il prossimo 11 maggio.

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