Al cinema. Proiezioni rosa

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Suggerimenti e consigli cinematografici nella settimana delle donne: tracce di coscienza sul grande schermo, da Marjane Satrapi e Persepolis al documentario comico I Promessi Sposi di D'Anolfi e Parenti

 


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Suggerimenti e consigli cinematografici nella settimana delle donne: tracce di coscienza sul grande schermo, da Marjane Satrapi e Persepolis al documentario comico I Promessi Sposi di D’Anolfi e Parenti

 

Forse Rosa Luxemborg non avrebbe apprezzato gli sciami di mimose che a breve adorneranno metà del Paese, ma tant’é: l’usanza ormai è fatta, ed anche i fioristi dovranno pur campare. Ciò che non siamo disposti a tollerare, invece, è la troppa retorica sulla donna  che si continua a spendere, soprattutto in questi giorni. Questa settimana ci è quindi piaciuto cercare nelle sale il segno di una differenza, anche solo in una sfumatura di stile: rosa, s’intende.

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All’Area Metropolis 2.0 di Paderno Dugnano, la succursale brianzola della Cineteca Italiana propone uno di quei pochi film d’animazione per adulti che riescono a superare la censura culturale italiota e venire distribuiti nel nostro Paese. Perché a Persepolis di Marjane Satrapi – prima romanzo biografico a fumetti, e ora film a disegni animati – ciò sia stato concesso è affare di politica editoriale, di cui ora non ci occupiamo. Ciò che conta è che la storia di questa bambina iraniana, cresciuta a Teheran e trasferitasi adolescente a Vienna, sia arrivata fino a noi. Un’occasione per gettare uno sguardo all’interno di un Paese chiamato canaglia attraverso gli occhi e il tratto di una giovane donna.

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Tutte le info

Scheda critica sulla serata Filmaker (fonte: Spaziocapitol.it)
Scheda critica su Persepolis (fonte: Spaziocapitol.it) 
Programmazione Area Metropolis 2.0  
Programmazione SpazioCapitol

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Sempre all’Area Metropolis segnaliamo Vogliamo anche le rose, documentario narrativo di Alina Marazzi, presente in sala lunedì 10, dedicato a tre generazioni di donne italiane, ricostruite con interviste e documenti d’epoca: fotoromanzi, riviste, ma anche materiale di cinegiornali, fotografie d’archivio, etc. «Ho voluto ripercorrere la storia delle donne tra la metà degli anni ‘60 e la fine degli anni ‘70 – spiega la regista – per metterla in relazione, a partire dal caso italiano, con il nostro presente globale, conflittuale e contraddittorio […] Dove sono approdate oggi queste donne? Che tipo di coscienza hanno di sé, quali sono ancora i traguardi da raggiungere, i desideri da esaudire? Come vivono le loro relazioni affettive, l’amore, la maternità?» 

donemilio.jpg Seguendo il filone del documentario, arriviamo a Vimercate, dove la serata dell’8 marzo è particolarmente ricca. Lo SpazioCapitol offre infatti una serata speciale, gratis per i soci FIC, che prevede ospiti a sorpresa e due mediometraggi selezionati dall’edizione 2007 di Filmaker, uno tra i festival più importanti dedicati al documentario in Italia. Si tratta de I promessi sposi di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti e Senza tregua del greco Statiris. Il primo, in particolare, racconta in modo leggero le difficoltà a cui vanno incontro le nuove coppie italiane prima del matrimonio, migranti o autoctone che siano: «tra le carte del Comune e le lezioni della Chiesa – dichiarano gli autori – seguiamo i nuovi sposi italiani. […] Gli immigrati e gli italiani si susseguono, con identici sentimenti e inganni speculari, davanti ai funzionari statali. Ripresi con rigore, spesso fuori campo, gli impiegati all’interno dell’istituzione lasciano da parte il loro essere uomini e si trasformano in burocrati impassibili. Dall’altra parte c’è Padre Emilio, convinto che il suo “corso fidanzati” sia il migliore d’Italia. […] Tra un cartone animato d’altri tempi e i toni farseschi del sacerdote, la platea appare attonita e lontana, quasi assente in uno spazio che dovrebbe essere d’incontro.»

Chiudiamo con un augurio: che le donne, non solo oggi, sappiano e possano ritrovarsi. Anche al cinema.

 

 

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