Ponti: Una Provincia utile anche per promuovere il turismo

20071221_gigi_ponti.jpgUno stand alla Bit per proporre mete diversificate nel paesaggio di Brianza tra ville, musei e parchi. Tutto il territorio sarà in fiera


20071221_gigi_ponti.jpgUno stand alla Bit per proporre mete diversificate nel paesaggio di Brianza tra ville, musei e parchi. Tutto il territorio sarà in fiera

 

Non è la prima volta che la provincia di Monza e Brianza sbarca alla Bit, la borsa internazionale del Turismo che si tiene dal 21 al 24 febbraio nei padiglioni di Rho – Pero. Ma l’edizione 2008 vedrà uno stand dedicato esclusivamente alla Brianza , staccato da quello della provincia di Milano. «Per questa nuova edizione della Bit – spiega Gigi Ponti assessore delegato all’istituzione della Provincia di Monza e Brianza – abbiamo fatto un salto di qualità. Non solo perché tre istituzioni (provincia di Monza e Brianza, Comune di Monza e Camera di Commercio) hanno collaborato insieme per elaborare una proposta turistica di interesse internazionale, ma anche perché, per la prima volta, saranno presentati ai visitatori materiali illustrativi di pregio e percorsi studiati ad hoc per valorizzare il nostro patrimonio».

Per attirare pubblico avete pensato a creare percorsi tematici, storico artistici, iconografici. Qualche esempio?

«Il territorio brianteo è disseminato di gioielli da valorizzare: dalle ville storiche alle chiese, dalle iniziative dedicate all’arte contemporanea di Lissone, al più importante museo altomedioevale d’Europa, il Museo e Tesoro del Duomo di Monza. Messe in rete, queste risorse possono dar vita ad un’offerta turistica completa caratterizzata da un patrimonio storico, artistico e culturale di grande ricchezza. La Brianza è un territorio molto apprezzato anche all’estero. Basti pensare alla fortuna che ebbe l’area briantea nel periodo tra i primi decenni del 1800 e i primi anni del 1900, quando questo territorio era il punto di partenza dei Grand Tour ottocenteschi diretti verso il Lago di Como. Oggi come allora si rinnova l’importanza di catturare i flussi del turismo culturale, incanalandoli nella più ampia rete di offerta di tutto il territorio».

Perché i turisti arrivino in Brianza servono però accessi facili. Ora che Malpensa rischia di ridurre la sua importanza come fare?

«Io non credo che si siano già scritte le ultime parole su Malpensa. D’altra parte il nostro territorio si colloca quasi al centro della Pedemontana così da risultare raggiungibile dall’aeroporto di Orio al Serio, di Malpensa ma anche da Linate. In questo siamo fortunati. E’ evidente che si dovrà lavorare per migliorare i servizi infrastrutturali e soprattutto la mobilità su ferro. La Provincia per esempio può sollecitare gli interventi già previsti nel protocollo del ferro per facilitare lo sviluppo turistico del territorio».

Anche il sistema dell’accoglienza, hotel, B&B, è stato segnalato come carente.

«Si tratta di un tema specifico che è all’ordine del giorno delle istituzioni del territorio e sul quale è in programma, nei prossimi mesi, un seminario di studio e di approfondimento specifico per capire cosa davvero serve al territorio e come è possibile incentivare o sostenere i progetti imprenditoriali interessati a muoversi in questo segmento».

Il percorso del sistema turistico locale a che punto è ?

«La Bit è un punto determinante del protocollo firmato lo scorso anno. Entro quest’anno sarà anche avviato lo Iat, (Informazione e Accoglienza Turistica) che prevede almeno tre punti informativi identificati in Monza, Vimercate e Cesano Maderno, tre luoghi dove sono operativi da anni le agenzie di turismo o le pro loco. Inoltre stiamo lavorando sui distretti culturali, ovvero su contenuti in grado di valorizzare il patrimonio delle ville attraverso eventi specifici. Anche quest’anno pertanto punteremo molto sulla manifestazione di "Ville Aperte" e sui "Notturni in Villa", due proposte che si integrano. Stiamo pensando anche a come valorizzare la rete dei musei di cui il Museo del Duomo, su cui abbiamo deciso di puntare la nostra promozione turistica, è di certo il volano di questo genere di proposta turistico-culturale. Solo se riusciremo a fare sistema saremo in grado di attrarre capitali e gestire bene le risorse pubbliche o i finanziamenti messi a disposizione dalla Comunità Europea».

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