Ceriano Laghetto: uno scambio davvero curioso

20080213_sindaco_ceriano.jpgUn terreno da agricolo diventa edificabile e l'ufficio del sindaco ha un nuovo arredamento fine Ottocento. Le opposizioni inviano un esposto alla Corte d'Appello


20080213_sindaco_ceriano.jpgUn terreno da agricolo diventa edificabile e l’ufficio del sindaco ha un nuovo arredamento fine Ottocento. Le opposizioni inviano un esposto alla Corte d’Appello

 

Il terreno agricolo diventa edificabile e l’ufficio del sindaco viene arredato con mobili di fine Ottocento. Un consigliere di minoranza non ci sta e presenta un esposto alla Corte d’Appello di Milano. Scenario della vicenda l’aula consiliare, i campi incolti e lo studio del sindaco di Ceriano Laghetto, su cui siede Antonella Ferrario, eletta con una lista civica.

Tutto nasce da un’osservazione al Pgt. Approvato lo strumento urbanistico, privati e aziende, come di consuetudine, presentano le loro osservazioni. Tra queste, a spiccare è la numero 36, che viene discussa durante una seduta municipale. La Murrina, azienda che opera nel settore dei lampadari, chiede al Comune di trasformare la destinazione d’uso di un terreno di sua proprietà, che si trova alla periferia della città, lungo la trafficata Monza-Saronno. L’azienda vuole edificare su 6.000 metri quadri un centro congressi e una sorta di scuola per designer provenienti da tutto il mondo. In cambio dell’autorizzazione, si impegna a fornire l’arredamento per il futuro ufficio del sindaco (la nuova sede del Comune è in costruzione, ndr) e a installare i lampadari nell’asilo comunale. Tutto a proprie spese. In Consiglio, se ne parla, se ne discute e si vota. La proposta è accettata. Ma Dante Cattaneo, consigliere leghista di minoranza non ci sta: "Siamo di fronte a un caso assurdo. Si mercanteggia la destinazione di un terreno in cambio di qualche vantaggio". Visto che le sue parole rimangono inascoltate, il consigliere si arma di carta e penna e invia un esposto alla Corte d’Appello. La diatriba da tecnica diventa politica e coinvolge, Cesarino Monti, il responsabile degli Enti Locali del Carroccio di Monza e Brianza: «Spero che non passi questa linea di principio, altrimenti i Pgt diventeranno dei suk in cui tutti hanno diritto di mercanteggiare. Spero anche che i Consiglieri Comunali che hanno votato a favore dell’accoglimento di questo osservazione siano ben consci delle responsabilità che con tale atto si sono assunti».

«Nessun contrattazione – taglia corto il primo cittadino di Ceriano – Prima di accettare questa proposta, ne abbiamo discusso in aula, davanti a tutti. È un’opportunità di sviluppo e che creerà un notevole indotto. Solo questo è il motivo che ci ha indotto ad accettare. Per quanto riguarda la proposta di arredare l’ufficio del sindaco, è una proposta che non abbiamo nemmeno preso in considerazione». Ora la parola passa a Mario Blandini, Procuratore Generale della Corte d’Appello milanese.   

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