Pro Sesto – Monza, il derby dell’anno

20071208-monza2.jpgIl Monza, a due punti dalla zona play off, domani cerca i tre punti sul campo della Pro Sesto, dove gioca come se fosse in casa. I sestesi, in casa, hanno subito più gol e sconfitte di tutti


20071208-monza2.jpgIl Monza, a due punti dalla zona play off, domani cerca i tre punti sul campo della Pro Sesto, dove gioca come se fosse in casa. I sestesi, in casa, hanno subito più gol e sconfitte di tutti

Domani è derby. L’unico vero derby che il calendario quest’anno propone al Monza è quello con la Pro Sesto. Le città confinano, ma si tratta di una rivalità anomala. «Per noi il vero derby è quello con il Como. Noi non abbiamo mai sentito questa come una grande rivalità – sostiene Adriano Giardini, voce storica dei Monza club – I sestesi la sentono molto di più: per loro il Monza è la grande squadra. Infatti la Pro Sesto ha sempre giocato tra C1 e C2, mentre il Monza ha fatto sempre la spola tra serie B e C1. La rivalità storica del Monza è quella che lo divide dal Como: le partite sono sempre state molto accese. Una certa rivalità c’è con l’Atalanta, meno col Lecco. Un tempo erano veri derby quelli che si giocavano con Seregno e Pro Lissone. Le due squadre, molti anni fa, hanno praticato anche la serie C: per il Monza era difficile anche pareggiare su quei campi». Ma al di là dello snobismo monzese, la tradizione parla di partite estremamente sentite su entrambe i fronti, specialmente quelle giocate al Breda di Sesto, dove si giocherà anche domani. Quella è l’unica trasferta in cui il Monza ha l’impressione di giocare in casa, dove è sempre seguito da oltre mille tifosi (come nella foto sotto, del 2004).

20071208-monza.jpgLa partita ha un fascino particolare anche per la strana consuetudine che vede il Monza vincere a Sesto, dove i locali sentono troppo la partita e la presenza superiore della tifoseria avversaria. Invece al Brianteo, per assurdo, la Pro Sesto ha una tradizione favorevole: il Monza prende la gara interna con meno concentrazione di quella di Sesto.

Tre anni fa si erano verificati scontri fra l e tifoserie. Peraltro i tifosi monzesi non hanno a disposizione a Sesto una tribuna separata dai tifosi locali. «Ma si è trattato di casi isolati, che hanno coinvolto persone che di solito non vengono in curva. In realtà tra i noi, delle due curve, c’è un accordo per non creare disordini – ricorda Andrea Arbizzoni, uno dei leader della curva monzese –  Inoltre prima della partita l’altoparlante annuncerà la cifrà che i tifosi di Monza e Pro Sesto assieme hanno devoluto in beneficenza all’ospedale sestese».

I monzesi che domani alle 14.30 vogliono seguire il Monza, in questa rincorsa ai play off, possono farlo senza problemi. Infatti a Sesto i biglietti si possono acquistare in biglietteria, prima della partita, senza doversene munire i giorni prima, come prevede la nuova normativa sulle trasferte.

La Pro Sesto ad agosto (foto d’apertura) espugnò il Brianteo, in verità con molta fortuna. Il Monza trova conforto dall’andamento casalingo della Pro Sesto. La squadra di Sala è quella che, tra le mura amiche, ha preso il maggior numero di reti, nove, e ha subito il maggior numero di sconfitte, ben tre su sette partite. È una squadra molto spregiudicata, che pareggia poco: o vince o perde. Anche per questo è a metà classifica, ma ha la seconda peggior difesa di tutto il campionato, nonostante il portiere, il francese Moreau venuto dall’Inter, sia uno dei più forti del campionato. Il problema maggiore sono limiti della coppia centrale difensiva, che potrebbero soffrire di fronte alla velocità di Arcidiacono e Rossi, che i tifosi sperano di vedere in campo entrambe dal primo minuto. Nel Monza mancherà lo squalificato Menassi, che sarà sostituito da Breviario o Giunchi. Nel centrocampo sestese brillano Boisfer e Fracassetti. In attacco manca il temutissimo Maah, ma stanno andando molto bene sia Valtulina che Mendil.

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