Turisti, non per caso, a Monza

20070906_duomo.jpgLa nostra città si afferma sempre più come meta di visitatori, italiani ed esteri e non solo per affari o per il Gp. Ma mancano le strutture ricettive


20070906_duomo.jpgLa nostra città si afferma sempre più come meta di visitatori, italiani ed esteri e non solo per affari o per il Gp. Ma mancano le strutture ricettive

Mentre a poco a poco la città di Monza e la Brianza si ripopolano e i cittadini ritornano alle loro usuali attività e alle loro case, per le strade si inizia a sentir parlare lingue straniere. Durante il Gp di F1, grande evento sportivo internazionale, Monza balza agli onori della cronaca mondiale per qualche giorno e la città si riempie di turisti dello sport.

20070907_villa_reale.jpg Così, se i monzesi pensano sospirando alle vacanze appena trascorse, spesso dimenticano che la loro città è anch’essa meta turistica. E a ricordarlo c’è proprio il Gran Premio, puntuale come sempre agli inizi di settembre.

 Secondo i dati forniti dall’ufficio di studi statistici del comune di Monza, relativi al 2005, per i turisti la Brianza è luogo di gite, o una tappa su un percorso più lungo. La media della permanenza infatti non supera i due giorni. Gli arrivi sono distribuiti in modo abbastanza uniforme nel corso dei mesi, con due eccezioni: lo scontato picco di settembre, che comunque non supera il 10% degli arrivi su tutto l’anno, e agosto, il mese meno quotato (4,5%).

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É stato siglato venerdì scorso, all’Autodromo di Monza l’Atto di intenti 2007 per lo sviluppo di un sistema turistico per Monza e la Brianza. Il documento, sottoscritto da Provincia di Milano Camera di Commercio di Monza e e Comune di Monza,  dà inizio alla fase operativa che prevede l’apertura di un Ufficio d’informazione e accoglienza turistica, la condivisione del data base della Provincia di Milano e l’utilizzo dello IAT di piazza Duomo per la distribuzione di materiale promozionale relativo alle iniziative organizzate nel territorio brianzolo. Inoltre l’implementazione della sezione Monza e Brianza  del Portale del turismo www.visitamilano.it e la realizzazione di una versione MB del periodico "Milano mese", pubblicazione bilingue in formato cartaceo e on line. «L’Atto siglato oggi rappresenta un passo in avanti per la realizzazione del sistema turistico della Brianza,  a cui stiamo lavorando da un anno,  che riconferma la volontà delle istituzioni di collaborare attivamente per realizzare progetti  condivisi che permettano di valorizzare al meglio le risorse culturali e turistiche come  volano di sviluppo dell’intera economia locale – ha dichiarato Gigi Ponti, Assessore all’attuazione della Provincia MB – Iniziative concrete come quella di oggi dimostrano  che la Provincia nuova è utile anche perché favorisce queste nuove opportunità». Da parte sua, Antonio Oliverio, assessore con delega al Turismo della Provincia di Milano  ha dichiarato che «l’obiettivo di dare continuità ad un processo già avviato con l’obiettivo è creare un sistema unico in vista dell’Expo 2015. e per questo è necessario ragionare di un”Agenzia Regionale del Turismo». Sono stati anche presentati gli studi della Fondazione Università Iulm, sull’analisi dei potenziali del territorio in termini di richiamo e attrazioni turistiche e dei flussi registrati in Brianza . «É il primo atto ufficiale della Camera di Commercio MB – ha dichiarato il responsabile del settore Turismo Luigi Nardi – Il nostro è un comparto che vale 35 milioni di euro ed è suscettibile di grande sviluppo: la permanenza sukl territorio di chi pratica turismo d’affari è scesa da 2.2 a 1.8 giorni e dobbiamo intercettare questa domanda prima della partenza in modo da trattenerla sul territorio per un tempo più lungo». {/styleboxop}

Non è difficile capirne i motivi, soprattutto se si considera che il luogo di provenienza che fa registrare più presenze sul territorio brianzolo è proprio la Lombardia (215 mila) seguita a grande distanza da Sicilia (29 mila) e Lazio (26 mila). Tra gli stranieri, quelli più attratti dal richiamo di Teodolinda sono tedeschi (27 mila presenze), francesi (quasi 25 mila) e inglesi (22.600).

Comunque, il turismo brianzolo è in crescita. Lo confermano i dati sugli arrivi dal 2001 al 2005 che vedono un aumento costante nel corso degli anni. Si passa così dai 250 mila arrivi del 2001 ai ben 365 mila del 2005. Un aumento del 43 %.

Visti questi dati, era inevitabile supporre che anche le strutture ricettive vi si adeguassero. Se nel 2001 in Brianza se ne registravano 44, tra alberghi e strutture di altro tipo, nel 2005 sono 52, per un totale di quasi 5 mila letti in tutta la Brianza, 1.431 solo a Monza. Ma il turismo brianzolo sembra essere un turismo di qualità: la stragrande maggioranza dei posti letto (70 % circa) sono a quattro o tre stelle, sotto il 5% i letti a una o due stelle, mentre un buon 15% è riservato ad alloggi in strutture di altro tipo (ostelli, rifugi, case per ferie e così via).

Sono proprio le informazioni sugli alloggi le più richieste alla Promonza, ufficio del turismo della città. Lo afferma la segreteria dell’ente, che abbiamo contattato per capire cosa attira turisti in città. «A volte vengono per un concerto e già che ci sono vengono a chiedere informazioni sulle attrazioni turistiche della città. Oppure accade il contrario, vengono a Monza con l’intento di visitarne i luoghi più noti e poi si rivolgono a noi per avere notizie su manifestazioni e iniziative in corso». Naturalmente non mancano, nella laboriosa Brianza, i turisti per lavoro, che approfittano del soggiorno forzato per scoprire le bellezze della futura provincia.

 

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