Ecco la Giunta Mariani

Quattordici assessori compongono il nuovo esecutivo della città. Come preannunciato, Paolo Romani guida l'Urbanistica. L'Udc rientra all'ultimo minuto.

 


Quattordici assessori compongono il nuovo esecutivo della città. Come preannunciato, Paolo Romani guida l'Urbanistica. L'Udc rientra all'ultimo minuto.

 

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È fatta: la nuova giunta di Monza ha esordito oggi pomeriggio alle 18 con una presentazione ufficiale in Municipio. "Dopo il primo momento di euforia per i risultati elettorali ci siamo messi al lavoro – ha esordito il neo sindaco Marco Mariani. "Abbiamo convocato incontri e riunioni per circa 11 giorni  ma ora il percorso è terminato. Non è mai semplice comporre una giunta in un momento delicato però con la collaborazione di tutti abbiamo raggiunto un buon risultato. Sono contento delle scelte fatte".  Dopo giorni di rumors il nome più atteso è diventato ufficiale: Paolo Romani (F.I.) guiderà l'assessorato al territorio.

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Fino all'ultimo infatti il nodo dell'urbanistica ha creato ostacoli alla definizione dell'esecutivo. Dopo vari tentativi il nome di Romani è risultato quello che poteva garantire il maggior equilibrio politico. Anche perché toccherà proprio a lui trovare una soluzione per la querelle che va avanti da 40 anni sull'area della Cascinazza di proprietà di Paolo Berlusconi.

Gli altri sono nomi già noti in città per aver assunto la carica assessorile con Mariani negli anni dal '94 al '97 oppure con la precedente giunta di centrodestra guidata da Roberto Colombo. Tra i volti nuovi invece c'è Stefano Carugo (F.I.), con precedenti incarichi politici a Milano nominato alla Famiglia e politiche sociali e Marco Meloro (An) cui è stato affidato il bilancio, incarico che già ricopre nel Comune di Seveso. Due gli  esordienti: la giovanissima Martina Sassoli (F.I.) a cui è stato assegnato l'assessorato alle politiche giovanili, e Paolo Gargantini (Udc) che guiderà le attività produttive. Novità assoluta a Monza la delega all'università, ricerca scientifica e salute per cui è stato nominato Marco Baldoni (indipendente in quota Lega Nord).

Confermato il vicesindaco Dario Allevi (An) che sarà anche il responsabile di Sport, Gestione impianti sportivi, Turismo e spettacolo, affari istituzionali e cerimoniale. Parco, Villa Reale e Istruzione sono stati affidati ad uno dei fedelissimo di Mariani, Pierfranco Maffè (F.I.) con lui in giunta in passato. Torna nell'esecutivo anche Giovanni Antonicelli (F.I.) che si occuperà di Ambiente e acque. A Lucia Arizzi (An) il decentramento amministrativo, Cesare Boneschi (Lista civica Mida) dovrà lavorare all'edilizia privata mentre alla cultura è finito Alfonso di Lio (F.I.). All'ex capogruppo azzurro Osvaldo Mangone (F.I.) è toccato l'assessorato ai Lavori Pubblici. Infine al leghista Massimiliano Romeo (Lega Nord) è stato assegnato uno dei settori più ambiti ma su cui i lumbard avevano posto l'opzione da prima della campagna elettorale: Polizia locale e sicurezza.

"Fino a ieri in riunione, oggi abbiamo la giunta. Alla fine è stata trovata una soluzione che dà una giusta visibilità politica a tutti". Sono le parole con cui Marco Mariani, ha espresso la propria soddisfazione per la composizione dell' esecutivo.

Ma non è sfuggito a nessuno che fino ad un'ora prima della conferenza stampa ufficiale, alcuni nodi non erano ancora stati sciolti tanto da spingere l'Udc, cui erano stati promessi due assessorati in campagna elettorale, a sbattere la porta e telefonare alle redazioni dei giornali minacciando di uscire dalla maggioranza e passare all'opposizione. Poi però la firma di tutti è arrivata.

Sono 14 deleghe di cui Forza Italia ottiene sette assessorati, tre Alleanza Nazionale, due alla Lega (più il sindaco), uno all'Udc, uno al Mida. "Quando si fa una squadra – ha riconosciuto Mariani – c'è sempre qualcuno che resta in panchina pur se meritevole. Le scelte sono state fatte dopo molte riflessioni. Certamente non sono mai scelte indolore ma il mix che alla fine è uscito offre garanzie di un buon lavoro". La nomina di Paolo Romani è stata spiegata dallo stesso sindaco come "una presenza con un significato di tipo politico. E' il segnale che la città di Monza è stata tenuta in considerazione". Una posizione difesa dallo stesso Romani che ha spiegato come "questa campagna elettorale ha avuto un peso nazionale per cui Forza Italia si è impegnata per la vittoria. La mia presenza è la dimostrazione che si vuole proseguire su questa strada in previsione delle elezioni provinciali perchè Monza rappresenta un'operazione di ampio respiro, il passaggio esemplare di una strategia complessiva"

Romani ha precisato che, sull'esempio di De Corato, continuerà a restare in Parlamento e a seguire Monza".

Sulla Cascinazza il neo assessore ha chiarito subito : "La mia nomina è una scelta politica non tecnica perché in questo assessorato non c'è bisogno di uno specialista ma di una persona che rappresenti un punto politico d'equilibrio. E' certo che dovrò affrontare la questione. E' nel nostro programma. I due quartieri limitrofi ci hanno votato in modo consistente per cui significa che hanno una sensibilità vicina alla nostra, sperano in uno sviluppo dell'area".

 

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