Addio, Monza città della pace

20070627-pace.jpg E' partita da viale Elvezia e viale Libertà l'azione dell'assessore alla Sicurezza di eliminare tutti i cartelli di "Monza città della pace"


20070627-pace.jpg E’ partita da viale Elvezia e viale Libertà l’azione dell’assessore alla Sicurezza di eliminare tutti i cartelli di "Monza città della pace"

 

Via dalle strade  i cartelli "Monza città della pace". E’ questa una delle prime azioni dell’assessore alla Sicurezza Massimiliano Romeo.

L’operazione è iniziata da Viale Elvezia e viale Libertà ma proseguirà fino a quando saranno stati tolti tutti i cartelli segnaletici.

"Non condivido – spiega l’assessore Romeo – la scelta di segnalare con dei cartelli il fatto che Monza sia città della pace come se i Comuni attigui non lo fossero. Mi sembra una indicazione superflua. E’ chiaro che questa decisione non avrà invece conseguenze sul nostro impegno per la pace. Abbiamo già deciso di proseguire, mantenere e sostenere tutte le iniziative già avviate su questo tema perché Monza fa parte del Comitato nazionale degli enti locali per la pace. Un organismo con cui intendiamo collaborare e rimanere attivi partecipando ed anzi, promuovendo nuovi progetti".

Una iniziativa bollata come "scorretta" da Michele Faglia.

"Non capisco perché la decisione spetti all’assessore Romeo quando in realtà dovrebbe essere una scelta del sindaco perché l’ufficio della pace fa riferimento al primo cittadino – reagisce Faglia. Vorrei sapere inoltre se è una decisione dell’intera giunta o di un singolo assessore. Il fatto grave è che non sia stato informato il consiglio comunale che aveva approvato un ordine del giorno sull’impegno di Monza per la pace. Tra l’altro mi è dispiaciuto che non sia stata indicata una delega precisa su questo tema. Credo comunque che sia un fatto negativo per la città, perché potrebbe essere il segnale di una mancata attenzione ad un tema così importante a livello nazionale e internazionale. Intendo agire perché venga organizzata una mobilitazione contro questa decisione coinvolgendo il mondo cattolico, le associazioni, i sindacati, gli ambienti culturali che avevano aderito e sostenuto il nostro impegno per la pace".

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