Prima personale dell'anno per la Galleria di Marco Rossi con i lavori del pittore di Fiorenzuola d'Arda
“C’era una volta…”: il titolo della mostra è già l’inizio delle favole, quelle raccontate dai quadri di Gianfranco Averi che sono in esposizione alla Spirale Arte di Monza fino al 30 giugno.
Sono animali, case, bambini, figure antropomorfe dai contorni incisi nel colore materico ad animare le opere di un pittore che ha incominciato a dipingere a 21 anni in quel di Piacenza.
Lo sfondo delle tele è fatto da chiazze irregolari di colore compatto, con poche sfumature , sulle quali si dislocano i soggetti delle opere. Soggetti che assomigliano a quelli che disegnano i bambini, con cui Asveri ha passato molto tempo per imparare e ritrovare un approccio gioioso all’arte dopo aver sceto di non frequentare studi artistici o accademici. Una questione legata al suo modo di creare ma non al tema delle sue opere, né ad un messaggio sotteso di ordine sociale anche se, ci tiene a dire Asveri, presente all’inaugurazione di sabato 5 maggio, “manca la fantasia dei bambini perché i modelli ci imprigionano”.
Quasi voglia giustificare il suo tratto infantile e istintivo, l’autore, con un bicchiere di vino in mano, racconta delle sue umili origini di provincia e di come ognuno di noi sia artista nel mestiere che più gli riesce. Gianfranco Asveri oggi vive e lavora a Fiorenzuola d’Arda, a pochi chilometri da Piacenza, in compagnia dei suoi cani e circondato dalla natura da cui trae ispirazione.
Convinto che l’arte sia genuina quando si crea con ingenuità e senza un progetto, cita l’opera di Dio della Genesi ai primi visitatori della mostra: “Dio creò, solo poi vide che tutto ciò era buono”.
Lui pensa che i suoi quadri siano buoni. Il resto è tutta interpretazione altrui. 
In alto Carta canta, 2005, cm 39 x 59,5. Qui sopra Sentieri percorsi, 2005, cm 150 x 150.
La mostra è allo spazio Spirale Arte Contemporanea in via Vittorio Emanuele 44
Per info: 039360055
www.spiraleartecontemporanea.it
monza@spiralearte.com
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