Una performance di danza che ha lasciato senza fiato gli spettatori, negli spazi della mostra «Il libro che suona che canta che balla»
Un pomeriggio di aprile che sembra estate, sabato per giunta, e una folla che riempie le strade del centro per il consueto "struscio". Intanto, in un'antica sala sotterranea in pieno centro storico, sede della Galleria Civica della città, fervono i preparativi per allestire un palco semplice quanto d'effetto: un tappeto nero con uno sgabello; sullo sfondo, uno schermo. Un ultimo controllo alle apparecchiature e si è pronti a cominciare. È in programma la prima rappresentazione dello spettacolo di danza contemporanea "La notte, il giorno, la notte" di Giuliana Urciuoli (nella foto), danzatrice e coreografa della scuola dell'americana Carolyn Carlson, nell'ambito della mostra di Maria Luisa Grimani: "Il libro che suona che canta che balla".
Nessuno, probabilmente, immagina quello cui sta per assistere: tre quarti d'ora di una performance d'incredibile energia e coinvolgimento emotivo, capace di lasciare il pubblico commosso e senza parole. Una persona da sola in scena, Giuliana, con il suo corpo esile vestito di nero e una tempesta di sentimenti che libera ad ogni movimento. Le mani, la curva del collo, la schiena: tutto si tende e si flette senza quiete. Una danza a tratti dolce e a tratti violenta, ma sempre incredibilmente intensa e piena di vita. Giuliana ipnotizza il pubblico con ogni suo gesto, in una performance assolutamente fuori dal comune, che avrebbe meritato una folla oceanica di spettatori. A noi, sparuto gruppo di una trentina di persone, è andata bene così: abbiamo goduto del privilegio di uno spettacolo per pochi. Un vero peccato per chi non c'era.
Per informazioni: www.marialuisagrimani.it e giuliana.u@gmail.com
L'artista Maria Luisa Grimani
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