Destra Maldestra: è ora di cambiare, scegli chi sa fare!

Usciti i nuovi manifesti: Berlusconi benedice Mariani e il volto volto del candidato invita al cambiamento... ricordando alcune proposte del passato si può fare a meno di certi personaggi. E con i brillanti successi della "Mariani&Co" raccomandiamo: "Scegli chi sa fare!".


Usciti i nuovi manifesti: Berlusconi benedice Mariani e il volto volto del candidato invita al cambiamento… ricordando alcune proposte del passato si può fare a meno di certi personaggi. E con i brillanti successi della "Mariani&Co" raccomandiamo: "Scegli chi sa fare!".

La campagna pubblicitaria del centro destra è cambiata. Ora si basa su due nuovi manifesti azzurri. Nel primo Mariani con l'abito della festa è spalleggiato da Silvio elegantissimo che lo benedice alzando la mano destra, raccomandandolo con la scritta "Una scelta di campo". Evidentemente dopo il buco di Monza Tradita si punta ora a un voto di schieramento, tutto politico. Ma come? Dobbiamo scegliere il sindaco più competente per Monza o giocare a testa e croce fra Prodi e Berlusconi? L'aspetto locale è delegato a un altro manifesto col volto del candidato e lo slogan "È ora di cambiare. Scegli chi sa fare".

E chi non condividerebbe tale sapienza? Ma cosa vuol dire saper fare? Vediamo un po'.

Una ragazza che vota per la prima volta ha deciso di documentarsi seguendo i dibattiti in corso in città. Dopo aver sentito il candidato sindaco Mariani a S. Fruttuoso ne ha ricavato questa impressione: "Mariani non ha discorso politico. Tutto quel che sa dire è che non ci sono i fondi, che in questo paese tutto va male. A qualsiasi richiesta specifica risponde ‘Faremo il possibile'. Ma con i pochi fondi che avrebbe se eletto sindaco, cosa intende fare? Questo non è dato saperlo. Come cittadina non ho tratto nulla dall'ascolto dei suoi discorsi, se non qualche risata per via della sua ironia un po' becera… aspetto di vedere il programma…"

A proposito, ecco aneddoto personale di quando era sindaco raccontato in quell'occasione per la gioia degli astanti:

"Sa dove siamo andati a prendere i 120 miliardi? Alla Metropolitana Milanese. È stata la mia più grossa soddisfazione perché abbiamo acciuffato, perché abbiamo fregato 120 miliardi a Milano. E sa dove sono andato a prenderli io quei 120 miliardi? Sull'Appennino tosco-emiliano alle tre di notte come un ladro, ha capito? Perché se avessi seguito le linee normali dell'amministrazione noi non li avremmo mai presi, allora, presentami questo che mi presenta quell'altro che mi presenta quell'altro… e mi hanno dato appuntamento alle tre di notte nell'Appennino tosco-emiliano. Io e n'alter bigul che non nomino perché sono in segreto professionale, abbiamo portato a casa 120 miliardi per far la metropolitana. La ricompensa: cinque anni di processo. Per dire che per quella che sarebbe stata l'impresa civica più grossa del dopoguerra, dalla stazione, all'ospedale, i soldi non sono sgorgati per vie ufficiali, diciamo che sono sgorgati dall'Appennino".

Come si fa a vantarsi di una cosa del genere? Ci si riferisce qui alla famosa vicenda della Metropolitana a filo, quella brillante trovata, quel simpatico fallimento che tanto è costato al cittadino! Ma in vanterie di questo genere Mariani non è solo. L'articolo in prima pagina su "La nostra sfida" n°5 afferma: "appoggiamo… Mariani per le cose che ha fatto.." e cita fra l'altro a titolo di merito: "Si è concretizzato il progetto della Metropolitana cittadina che altri hanno poi eliminato perdendo la grande occasione…"

Prima domanda: chi sono questi altri? Dopo Mariani (sindaco nel 1995-1996) ci sono stati ben cinque anni del sindaco di Forza Italia Roberto Colombo, poi non ricandidato, ai cui sgangherati ricordi è dedicata poi l'intera seconda pagina del settimanale. Che sia lui il cattivone che ha perso la grande occasione? Seconda domanda: si trattava della "grande occasione"?

La trovata della Metropolitana a filo ha danneggiato la Metropolitana Milanese, cui Mariani per sua ammissione sarebbe andato a "fregare" i soldi, ma anche i cittadini di Monza, visto che il progetto è fallito. La cervellotica Metropolitana a filo (e perché non a pedali?) è rimasta nel mondo dei sogni di Mariani che in cambio ne ha poi ricavato grane personali. Che successo! Ha danneggiato gli altri e anche se stesso!

Ma certo non si può negare al nostro il diritto alla difesa d'ufficio. Ma quelli del Mida? Che scuse hanno per difendere una solenne fregatura e propagar fole? Danneggiano Mariani e il quinquennio di Colombo vantando un loro solenne insuccesso, scherniscono i cittadini monzesi facendoli passare per tontoloni o smemorati. Sono queste le nuove prospettive della destra monzese?

Che disastro! Mi rendo conto che veramente "È ora di cambiare." Di certi personaggi possiamo fare a meno. E di fronte ai brillanti successi vantati da Mariani e dai suoi amici raccomandiamo: "Scegli chi sa fare!".

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