A volte ritornano.

"7 giorni" - Editoriale del numero 4


"7 giorni" – Editoriale del numero 4

Marco Mariani ci riprova. Al termine del suo pellegrinaggio tra la villa di Berlusconi ad Arcore, la Villa Reale di Monza al congresso della Lega e una sala della Fiera di Monza, per la prima assemblea del movimento-partito che si è inventato, il Mida, è stato incoronato candidato sindaco. Sfidante, insieme ad altri, del Sindaco uscente Michele Faglia confermato alla guida della città per altri cinque anni da tutte le forze del centro sinistra. "Noi, come Mida, proponiamo ufficialmente il candidato Marco Mariani a tutte le forze politiche che vorranno accettarlo". Così in un crescendo di entusiasmo e compiacimento ha annunciato Luigi Moretti, presidente della Fiera di Monza. In piedi ad applaudire tra gli altri anche alcuni volti noti che già avevano provato, senza successo, a governare la città. Prova ne sia che fu proprio il loro partito, Forza Italia, a escluderli dalla competizione elettorale. Tra questi Pierfranco Maffé, un medico prestato alla politica che ha fatto del mestiere dell'assessore la sua missione. Lasciata Monza è divenuto assessore di Roncello ma anche da lì è poi sparito e ora riprova nuovamente a Monza. Oppure l'ex assessore alla cultura Cesare Boneschi nella giunta di centro destra guidata da Roberto Colombo. Che ci sia una certa simpatia per Marco Mariani in alcuni settori di Forza Italia è ormai cosa nota. Ed è altrettanto certo che alcuni personaggi non tarderanno a ricollocarsi, magari anche forti di quanto Mariani ha proclamato: "Questo movimento è trasversale; non ci sono preclusioni se non per nullafacenti e profittatori". L'ex-borgomastro, dopo la visita al Cavaliere, conta su tutto il centro destra. Se così fosse Forza Italia, non esprimendo il proprio candidato, abdica in modo definitivo ad avere un ruolo di guida politica e di governo in città. Questo nonostante le dichiarazioni del coordinatore provinciale di Forza Italia Fabrizio Sala secondo le quali alla carica di Sindaco del centro destra dovrebbe andare un forzista.   "Berlusconi è stato molto pragmatico. Mi è piaciuto molto quell'incontro" ha commentato Marco Mariani. Su questo non c'è dubbio. E allora qualche disagio lo stesso Mariani lo dovrebbe avvertire. Basta sfogliare verbali di passati consigli comunali, dichiarazioni pubbliche e iniziative amministrative volte a tutelare e difendere per esempio la Cascinazza dei quali lo stesso leghista della prima ora era convinto assertore. Già, come lui dice oggi, i Berlusconi sono molto pragmatici…

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