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Lissone premia la freccia d’argento Manigrasso #foto #video

In sala conciliare a Lissone è stato insignito di uno speciale riconoscimento l'atleta paralimpico argento ai mondiali di Londra 2017, nei 400 mt. e nella staffetta 4x100.

simone.manigrasso

Ci sono storie che meritano di essere raccontate. Una di queste è sicuramente quella che vede protagonista Simone Manigrasso, atleta paralimpico premiato nella mattinata di sabato 16 settembre dall’amministrazione comunale di Lissone. Un riconoscimento sentito e dovuto, così come ha spiegato l’assessore allo Sport Renzo Perego; pensato per rendere omaggio all’atleta, e ancor prima all’uomo, che nel luglio 2017 ha conquistato l’argento nei 400 Mt. e nella staffetta 4×100 ai mondiali di Londra.

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Quella di Simone è una stupenda vicenda sportiva, ma è sopratutto la storia di un ragazzo che non ha voluto mollare anche dopo il tragico incidente in moto che gli costò l’amputazione della gamba destra nel 2013. “Un esempio per tutti i nostri giovani– ha dichiarato il sindaco Concetta Monguzzi- Che attraverso l’impresa di questo straordinario sportivo, possono capire come anche da situazioni di estrema difficoltà sia possibile risollevarsi raggiungendo traguardi importanti“. E Simone Manigrasso di risultati importanti ne ha già raggiunti diversi nella sua  breve ma intensa carriera da atleta paralimpico. Il giovane lissonese, che prima dello sciagurato episodio con la conseguente perdita della gamba sinistra non era mai stato su una pista di atletica, è riuscito in pochi anni ad arrivare al top, entrando di diritto nell’olimpo dei paratleti. Ad avvicinarlo alla corsa è stato l’attuale compagno di Nazionale Emanuele De Martino, per altro terzo classificato proprio dietro Simone nella finale dei 400 a Londra.

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Le due medaglie d’argento ai mondiali lo hanno consacrato definitivamente come uno dei prospetti più interessanti non solo a livello nazionale, dove aveva per altro già stabilito il record italiano ai Campionati Regionali FIDAL Lombardia di Cinisello Balsamo, ma anche sul piano internazionale. “Quando ho iniziato nemmeno io mi aspettavo di ottenere subito risultati così importanti- spiega Manigrasso durante la cerimonia di premiazione- però voglio dire che dietro a questi successi ci sono tanti sacrifici. Mi alleno 8-10 volte la settimana, è un impegno serio che ho preso con me stesso e con la Nazionale. E’ un onore per me ricevere questa targa dal Comune di Lissone, uno stimolo a continuare a fare bene anche in vista degli Europei di Berlino 2018. I traguardi che ho raggiunto non sono casuali, e li dedico sopratutto alla mia famiglia che mi è stata sempre vicina, anche nei momenti più critici, specialmente nei primi tempi dopo l’incidente”.

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Nella carriera sportiva di Manigrasso è giusto citare la collaborazione con il Monza Marathon Team, che nell’autunno di due anni fa aveva fornito al ragazzo una protesi in carbonio grazie al progetto “Se corri tu, corro anch’io” supportato anche da Ubi Banca e Reale Mutua. Fu proprio quell’iniziativa a permettere al brianzolo classe ’90 di tornare a correre, e sopratutto di iniziare a farlo a livelli competitivi.

Oggi, a distanza di 4 anni da quello sciagurato incidente, Simone ha una vita diversa ma di certo non meno stimolante. “E’ tornato a sciare e anche ad andare in moto – spiega la mamma ai presenti durante le foto di rito – Ormai non lo ferma più nessuno!”

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