Ambiente

Concorezzo rivoluzione Parchi: esce dalla Cavallera ed entra nella Valle del Lambro

La scelta di recedere dall’accordo con i Comuni di Vimercate, Villasanta e Arcore e di cambiare partner, è stata discussa e approvata durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale cittadino

cavallera due

La scelta di recedere dall’accordo con i Comuni di Vimercate, Villasanta e Arcore e di cambiare partner, è stata discussa e approvata durante l’ultima seduta del Consiglio Comunale cittadino: con dodici voti favorevoli e due consiglieri astenuti, il Comune non fa più parte del PLIS che lo univa ai Comuni vicini e ha già attivato le procedure necessarie a concretizzare l’annessione al Parco della Valle del Lambro.

Riccardo Borgonovo sindaco Concorezzo

La decisione, in realtà, non piove per così dire dal cielo, anche se fa sicuramente più eco perché ufficializzata a poche settimane dalla nascita del P.A.N.E (Parco Agricolo Nord Est), che unisce il Parco Rio Vallone e quello del Molgora, con cui il Parco della Cavallera è legato per il progetto Tre Parchi in Filiera. In realtà, le riflessioni in merito alla possibilità di uscire dal PLIS, sembrano essere nate proprio all’indomani del progetto del P.A.N.E., nel 2014.

“Quando è stato illustrato e valutato in sede di assemblea dei sindaci il progetto del P.A.N.E – ha spiegato il sindaco di Concorezzo Riccardo Borgonovo – è stato subito chiaro che i progetti e le azioni che sarebbero state messe in campo dopo la costituzione del nuovo parco non sarebbero stati sostanzialmente migliorativi per la promozione, la tutela e lo sviluppo delle aree protette del nostro paese, a fronte di un incremento considerevole del contributo di gestione, che per Concorezzo si attesterebbe a circa 30mila Euro annui, a fronte dell’importo attuale di 8.840”.

Altra grossa questione, è quella relativa al contenzioso aperto con la provincia di Monza e Brianza, che ha bloccato la richiesta di revisione dei confini del PLIS della Cavallera, avviata per poter dare corso alle modifiche previste dal PGT del Comune che riguardano aree divenute incongrue con la destinazione a parco. “Decisione con cui si sono di fatto bloccate tutte le azioni di intervento di riqualificazione urbana che l’Amministrazione avrebbe voluto attivare”, ha commentato Borgonovo, sottolineando come questa situazione potrebbe trovare più facile soluzione facendo riferimento al Parco Della Valle del Lambro. “Il parco è dotato di proprio piano territoriale di coordinamento – ha continuato – di struttura tecnica maggiormente organizzata e con un impianto normativo maggiormente cautelativo delle intenzioni di tutela e recupero urbano rispetto a quanto perseguibile attenendosi alle previsioni del PTCP di Monza e della Brianza, nonché con una maggior possibilità di accesso ai contributi ed ai finanziamenti per la tutela del territorio agricolo. Senza contare che, nel dicembre 2016 sono state approvate le linee guida per l’approvazione degli ambiti territoriali ecosistemici, che hanno stabilito che il Comune di Concorezzo afferente al PLIS ricade nell’ecosistema del Parco della Valle del Lambro ”.

sartini-testatina-mbPreoccupato per la scelta di Concorzzo, il sindaco del Comune di Vimercate,  Francesco Sartini, capofila del Parco della Cavallera, che teme per la sopravvivenza stessa del PLIS che lo univa a Concorezzo: “Spiace sicuramente che Concorezzo abbia espresso la volontà di abbandonare il Parco della Cavallera, che ha dimostrato di sapersi muovere in economia e con importanti risultati, ottenuti in sinergia con i parchi Molgora e Rio Vallone – ha commentato –  Il lavoro fatto in questo anno con i quattro comuni ha confermato lo spirito di collaborazione e l’intento comune di tutela e sviluppo del territorio. Come Sindaco del Comune Capofila, negli ultimi mesi mi sono speso personalmente per chiudere un iter, aperto fin dal 2012, relativo alla richiesta di riperimetrazione del parco, chiedendo e ottenendo un incontro di tutti e quattro i comuni con la Provincia. Poiché la conclusione di questo annoso percorso interessava in primo luogo proprio il Comune di Concorezzo, mi stupisce a maggior ragione apprendere che proprio adesso arrivi la decisione di recedere dal parco. Senza Concorezzo il parco della Cavallera rischia di perdere una componente fondamentale e quindi il senso stesso della sua esistenza. Mi auguro che la motivazione di questa accelerazione possa essere superata e che ci sia spazio per continuare un percorso congiunto”.

Oltre alle questione economiche, poi, ci sarebbe quella relativa alla riforma delle aree protette voluta da Regione Lombardia e che, secondo Borgonovo, porterà alla fine dei PLIS. “La nuova riforma punta alla creazione di parchi di livello regionale, mentre i PLIS cesseranno si esistere, perché verranno inglobati in progetti di più ampio respiro: non potranno più accedere a bandi regionali o nazionali”.

Di diverso parere il neo presidente del P.A.N.E, Silvano Brambilla: “ La nuova riforma in realtà prevede la possibilità per i PLIS che denotino una propria capacità organizzativa, la possibilità di proseguire in maniera autonoma la propria gestione – ha commentato – L’autonima è stata approvata in passato per i due singoli parchi, del Molgora e del Rio Vallone, e ora è stata richiesta anche per il nuovo Ente. Questo non toglie che il Parco Agricolo Nord Est ritiene interessante sviluppare percorsi di convenzionamento  con altre aree protette, per ottimizzare i servizi e minimizzare i costi. Già è in essere un accordo quadro con il PLIS Grugnotorto e a breve si apriranno tavoli con Parco Adda Nord”.

In foto a destra Riccardo Borgonovo sindaco di Concorezzo, a sinistra Francesco Sartini sindaco di Vimercate

Scritto da Eleonora D’Errico

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