Sociale

Carcere, aperto il campo sportivo per far crescere relazioni e rispetto

La casa circondariale di Monza ha un campo polivalente per calcio a 5, pallacanestro e pallavolo. È stato realizzato grazie a un contributo del Centro sportivo italiano.

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La casa circondariale di Monza ha finalmente un campo polivalente per calcio a 5, pallacanestro e pallavolo. È stato realizzato grazie a un contributo del Centro sportivo italiano e inaugurato oggi con la presenza di ospiti d’eccezione.

I detenuti potranno dunque, attraverso la pratica sportiva in una squadra regolarmente iscritta a un campionato del Csi, migliorare la propria personalità, le relazioni con gli altri e velocizzare il proprio percorso di reinserimento nella società. “Nella stagione 2016/17 il carcere di Monza ha già iscritto una squadra di calcio a 5 ai campionati invernale e primaverile – ha ricordato il presidente del comitato di Milano del Csi, Massimo Achini – Dal prossimo settembre a questa si aggiungeranno una squadra di pallacanestro e una squadra di pallavolo. Oggi inauguriamo un campo polivalente dove i detenuti potranno esprimere tutte le loro potenzialità sportive ma anche relazionali e dove dall’altra parte ci sarà la possibilità di valorizzare le proprie esperienze educative”.

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Grande soddisfazione è stata espressa dalla direttrice del carcere di via Sanquirico, Maria Pitaniello: “La collaborazione col Csi va avanti da anni. Dall’introduzione del calcio nel penitenziario si è passati alla strutturazione di una squadra agonistica e ora anche alla possibilità di praticare discipline alternative. Con queste attività i detenuti imparano a rispettare le regole, a rispettare i compagni, a rispettare gli avversari, a rispettare l’arbitro. Possono divertirsi, fare squadra, tornare nelle loro stanze più sereni. Possono migliorare sé stessi. Ricordo che nella nostra casa circondariale è anche attivo il gruppo sportivo della Polizia penitenziaria”.

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Anche il vicesindaco e assessore alle Politiche sociali, Cherubina Bertola, ha evidenziato “l’importanza in queste attività sportive del fare squadra, del coinvolgere le persone, del creare sinergie”. Il consigliere regionale Fabio Pizzul ha sottolineato che “è da qualche anno che mi occupo di sport e carcere. Ogni piccola attività fatta in carcere fa nascere relazioni, permette al carecere di restare in collegamento col territorio e la società. Lo sport col suo linguaggio universale può dare un contributo importante, dà la voglia di rimettersi in gioco. Lo sport è scuola di vita. Avanti così che questa è la strada giusta”. Il presidente del comitato regionale del Coni, Oreste Perri, ha rilanciato: “Lo sport è stare assieme, rispettare le regole, ma soprattutto lo sport dà valore alle persone”. E alla fine, rivolgendosi ai detenuti, ha detto: “Continuate a credere nelle parti buone di voi, che sono tante”.

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Alla giornata hanno partecipato l’allenatore di calcio Emiliano Mondonico (ex giocatore di Torino, Monza, Atalanta e Cremonese ed ex tecnico di Cremonese, Como, Atalanta, Torino, Napoli, Fiorentina e Novara), l’allenatore di pallacanestro Carlo Recalcati (ex giocatore di Cantù ed ex tecnico di numerose squadre di club e pure della Nazionale), la direttrice generale del Vero Volley, Ilaria Conciato, e diversi rappresentanti della Briantea84 di basket in carrozzina e del Monza 1912 di calcio. Tra questi, oltre ai giocatori Nicholas Battaiola, Lorenzo Adorni, Michael Origlio, Luca Guidetti e Loris Palazzo (gli ultimi quattro si sono dilettati anche a giocare coi detenuti), era presente il presidente Nicola Colombo, che ha detto: “Achini e Pitaniello hanno detto delle cose che mi hanno fatto venire i brividi; sono persone da tenere strette vicino a noi. I valori dello sport servono per confrontarsi e migliorarsi ogni giorno anche nella vita”.

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Dopo le due mini-partitelle dei detenuti a pallacanestro e a calcio a 5 c’è stato anche il momento della premiazione, proprio per la squadra di calcetto dei reclusi, che di nome fa Alba e si è classificata seconda al campionato invernale e prima in quella primaverile. Insomma, i carcerati sono andati in fuga e nessuno li ha più ripresi. Per una volta è stato più bello così…

 

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