Monza, l’idea di alcuni studenti migliorerebbe la biblioteca civica #video

Alcuni giovani frequentatori della sala di via Giuliani hanno presentato un progetto nell'ambito del Bilancio partecipato.

video biblio - mb

In attesa di trovare i soldi per trasformare l’ex caserma San Paolo in una moderna biblioteca, gli studenti di Monza spingono per una riqualificazione degli spazi della biblioteca civica del centro storico. E’ infatti fra le decine di universitari che ogni giorno affollano la sala di via Giuliani che è nata l’idea di presentare un mini progetto nell’ambito del Bilancio partecipato del Comune: poche migliaia di euro, spiegano i ragazzi, potrebbero bastare per adeguare i locali, aumentare i posti a sedere a magari, già che ci siamo, potenziare il wifi.

La biblioteca civica di via Giuliani è, ed è stata, un punto di riferimento per migliaia di studenti. Ci si va per studiare, ma anche per socializzare. Sui tavoli anni Cinquanta, che costituiscono uno dei tratti distintivi dell’arredamento, sono stati preparati esami di maturità, esami universitari e tesi di laurea, ma sono anche nate amicizie e amori. Insomma, a suo modo, è un luogo della memoria e se chi amministra la cosa pubblica volesse individuare un luogo simbolo della gioventù monzese, ecco, la Civica potrebbe essere un candidato più che autorevole.

Da circa 20 anni in Comune si parla del recupero dell’ex caserma San Paolo affacciata sull’omonima piazza. Tempo fa fu presentato anche un progetto biblioteconomico e venne anche indicata la somma di cinque milioni di euro per la riqualificazione. In realtà, al di là degli inghippi burocratici e legali legati al trasferimento della proprietà dallo Demanio al Comune, l’ex caserma non è mai stata rimessa in sesto. Al massimo, è stata oggetto di interventi di manutenzione straordinaria per impedire crolli o per rallentarne il degrado. Il Comune l’ha persino coperta con un grande telo raffigurante le bellezze della città (dal ponte dei Leoni all’Arengario passando per il Duomo) per mascherare il degrado della facciata. Nonostante i lavori non siano nemmeno prossimi a partire, ogni anno l’amministrazione inserisci cinque milioni e rotti necessari per far partire il cantiere nel Piano opere pubbliche. Come se fosse una sorta di promemoria

In realtà, per offrire ai giovani studenti di Monza e circondario una struttura adeguata alle esigenze e adeguata al ruolo di capoluogo (per quello che oramai vale), basterebbe molto meno. Qualche migliaio di euro al massimo per sistemare meglio la sala, magari togliere quei grandi scaffali divisori che in pochi usano, aumentare il numero di sedie e di conseguenza il numero di posti a sedere. Nella video intervista realizzata dal giornalista Luca Giovannoni coi due giovani promotori dell’iniziativa, la proposta lanciata all’amministrazione prevede anche l’estensione degli orari (una sola sera di apertura appare un po’ poco) e il potenziamento dell’impianto wifi (a quanto pare non è in grado di reggere troppi collegamenti tutti insieme). Sostieni il progetto, clicca qui

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