Politica

Trasporto pubblico, tagli congelati fino alla fine di febbraio

L'incontro fra il presidente della Provincia Ponti e l'agenzia che gestisce le linee con una fumata grigia

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Tagli ai trasporti pubblici congelati per un mese. Dopo un fine settimane di proteste e polemiche, l’incontri svoltosi lunedì pomeriggio fra il presidente della Provincia, Gigi Ponti, e l’agenzia dei trasporti che gestisce le linee si è  concluso con la decisione di sospendere l’annunciata riduzione delle linee.

Il rischio, comunque, non è scongiurato. Le linee sulle quali dovrebbe abbattersi la scure la z225 e la z227 che collegano la Brianza e Milano e che trasportano circa otto mila persona al giorno fra lavoratori e studenti. “Abbiamo dato mandato all’Agenzia di chiedere un confronto urgente con il Presidente della Regione – ha spiegato il presidente -, in modo da poter assumere decisioni definitive entro la metà di febbraio e varare insieme un piano di ottimizzazione omogeneo sia per Monza, sia per Milano”.

La speranza di Ponti è che nei prossimo giorni Regione Lombardia e Governo si muovano per trovare i soldi necessari a evitare il peggio. All’appello manca un milione e 800 mila euro. Nel frattempo, però la protesta dei cinque sindaci coinvolti nei tagli (Lissone, Nova Milanese, Desio, Muggiò, Cinisello e Sesto San Giovanni). In particolare, i primi cittadini chiedono di poter prendere visione dei costi di gestione delle due linee destinate a essere tagliate: se è vero che quotidianamente trasportano così tante persone, dovrebbero potersi giustificare da sole, senza bisogno di aiuti economici.

Qui di seguito i video realizzati da Matteo De Padova sulla protesta di ieri davanti in provincia:

 

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