In soli dieci minuti in auto per le vie di Carnate ci si imbatte in più di venti dossi stradali. Uno ogni 30 secondi circa. Partendo dal quartiere stazione fino a raggiungere le vie più centrali, passando per via Matteotti, via Papa Giovanni XXIII e via Roma, ci si imbatte in un susseguirsi di rallenta traffico. Si frena, si sobbalza e si accelera di nuovo.
Anche in via Fornace, la strada che porta a Ronco Briantino, la situazione è la stessa. Alcuni sono molto alti, altri in successione a pochi metri di distanza. Viene allora da chiedersi: sono davvero utili tutti questi dossi? O, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, ostacolano la circolazione? Ecco le opinioni di alcuni automobilisti che abbiamo intervistato.
C’è chi guarda all’utilità dei rallentatori artificiali e li considera essenziali per una viabilità sicura. “I dossi costringono a rallentare, e di conseguenza il rischio di andare oltre i limiti di velocità e di fare incidenti diminuisce”. Questa l’opinione di Danilo, 56 anni. “Soprattutto in prossimità di scuole o di zone molto di passaggio i dossi sono un ottimo metodo per mantenere una bassa velocità”, spiega Francesco, 19 anni. Tra gli intervistati, circa 20 persone, coloro che si schierano dalla parte dei dossi sono, però, meno della metà.
Dall’altro lato, troviamo la schiera di automobilisti contrari ai dossi, che sono la maggior parte. “Sono troppi e molto ravvicinati. E’ vero che servono a moderare la velocità, ma per non distruggere la macchina bisogna passarli a meno di 10km/h. Non ha senso rallentare così tanto in strade in cui già il limite di velocità è basso. Mi sembra un pò eccessivo, ecco. “, dichiara Francesca, 45 anni.
A Paola, 50 anni, a preoccupare è l’altezza dei dissuasori di velocità, più che la loro quantità: “Qui a Carnate parecchi dossi sono sì situati in punti strategici, ma sono troppo alti. Se solo li passi un pò troppo veloce è facile che ti si rovini la macchina”. In molti condividono il punto di vista di Paola e Francesca.
Dossi sì, dossi no. Evidentemente se tutti rispettassero i limiti non ce ne sarebbe bisogno, ma dato che così non è, le città sono letteralmente infestate da rallentatori del traffico per buona pace delle autovetture.
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