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Nova Milanese, via Rimembranze sempre più dissestata. Polemica

La via Rimembranze di Nova Milanese è in condizioni di degrado preoccupanti per la sicurezza dei cittadini. Polemica al Consiglio comunale per rinvio dei lavori.

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“Quando passo per via Rimembranze mi sembra di entrare nella Belgrado del dopoguerra”. La battuta al vetriolo è del consigliere leghista Matteo Brambilla, indignato dall’ennesimo rinvio dei lavori di sistemazione della strada, annunciato per il 2017 dall’assessore all’urbanistica Francesco Ratti al Consiglio comunale di Nova Milanese del 29 novembre scorso.

Ma quali sono le condizioni della storica via novese? MBNews è andato a fare un sopralluogo.

I marciapiedi che corrono lungo i lati del viale sono letteralmente esplosi sotto la spinta delle radici degli alberi che dovrebbero abbellire la zona. Crepe lunghe metri e spuntoni aguzzi di cemento costellano di trappole per i pedoni quella che dovrebbe essere un’area per loro sicura. Per questa ragione, chi percorre a piedi la via è costretto a usare la carreggiata, rischiando di finire investito dalle auto in transito.

rimembranze10-minFra l’altro ricordiamo che via Rimembranze è una delle vie più frequentate dagli studenti novesi a causa della presenza della fermata del bus della linea z225 di Autoguidovie, che permette loro di raggiungere gli istituti scolastici delle città di Cinisello Balsamo e di Sesto San Giovanni. A questo va aggiunto che il viale alberato è usato anche da molti genitori, che lo attraversano per accompagnare i propri bambini alle scuole di via Fiume e di via Biondi. Nelle condizioni in cui versa la via, le difficoltà e rischi di chi la percorre, non sono pochi.

Ma qual è la ragione per cui questo storico viale alberato, punto nevralgico della viabilità di Nova Milanese, non viene riqualificato e messo in sicurezza? E’ una lunga storia, che proprio in questi giorni è tornata ad animare i banchi del Consiglio comunale.

Ma andiamo con ordine. La scintilla che ha fatto detonare la diatriba consiliare è stata, come detto, l’annuncio del rinvio al 2017 dei lavori di sistemazione della via Rimembranze. Pronta la reazione del consigliere di Ncd, Massimiliano Magro, che ha riportato alla luce la decennale e travagliata vicenda degli interventi urbanistici dedicati alla via, promessi e mai realizzati: I lavori sarebbero dovuti iniziare nel 2006 a spese degli operatori economici della zona. Questi signori si sono impegnati a pagare di tasca loro tutti gli interventi e ci sono delle convenzioni e dei contratti che lo dimostrano. Ma non hanno mantenuto gli accordi. Hanno depositato delle fideiussioni per 191mila euro, ma sono 10 anni che è tutto fermo. – ha raccontato Magro -. L’amministrazione non si è mai attivata per risolvere la situazione, non per problemi tecnici, come continua a raccontare, ma per motivi economici: se gli operatori tirano fuori i soldi, falliscono. E allora come la risolviamo questa situazione?”.

rimembranze12-minInsomma, una lunga fase di stallo che imbriglia da dieci anni l’Amministrazione novese e che non le permette di intervenire. Ma allora perché non rinegoziare i contratti con gli operatori, come ha suggerito il consigliere di Forza Italia, Andrea Romano?

Non è tardata ad arrivare la risposta dell’assessore Ratti. “Per modificare i contratti c’è bisogno dell’accordo di tutte e due le parti. Ed è evidente che gli operatori non vogliano rinegoziare. Noi sproniamo continuamente gli uffici tecnici affinché si impegnino a far rispettare gli accordi, ma se gli operatori non pagano, noi abbiamo le mani legate.”

E allora l’unica soluzione che si prospetta per il futuro è la scadenza delle convenzioni. La situazione a quel punto si sbloccherà, ma la Giunta dovrà studiare un nuovo piano di interventi e trovare i finanziamenti.

Preoccupata delle condizioni di via Rimembranze anche il sindaco Rosaria Longoni: “Devo ammettere che questa questione è una spina nel fianco. Sono davvero preoccupata per la sicurezza dei cittadini, ma voglio dire al Consiglio che abbiamo cercato di risolvere questi problemi in ogni modo, anche seguendo le strade più creative. Ma le convenzioni, come dice Ratti, sono vincolanti e di difficile rinegoziazione”.

 

 

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