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Brianza SiCura aderisce a #vocidigiustizia: una legge per tutelare chi denuncia

Il coordinamento brianzolo sostiene la campagna promossa da Transparency international e Riparte il futuro a favore di una legge che tuteli i whistleblower.

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Brianza SiCura aderisce a #vocidigiustizia, la campagna promossa dalla comunità digitale Riparte il futuro e dall’associazione non governativa Transparency international per chiedere al Senato di discutere al più presto una legge a tutela dei whistleblower. Il termine (letteralmente “soffiatori di fischietto”) indica coloro che, rilevando durante la propria attività lavorativa un possibile illecito o pericolo, decidono di segnalarlo, svelando così danni ambientali, negligenze, corruzione. È evidente che per ogni whistleblower ci siano altre persone che preferiscono tacere, per paura, opportunismo o banale sfiducia nei confronti delle istituzioni: una tutela legale sarebbe una garanzia contro eventuali ritorsioni, e potrebbe incentivare le denunce di frode, favorendo la trasparenza.

Il coordinamento Brianza SiCura, di cui fanno parte sindaci e amministratori brianzoli impegnati contro la corruzione, si farà dunque portavoce della compagna nei consigli comunali associati, in linea con il percorso intrapreso già a ottobre, quando il comitato aveva organizzato un incontro pubblico con Andrea Franzoso, l’ex funzionario di Ferrovie Nord isolato per aver denunciato le spese dell’ex presidente. «In quell’occasione abbiamo ascoltato una storia molto ingiusta che ci ha permesso di conoscere meglio il ruolo fondamentale del whistleblower, ossia di colui che denuncia un reato o segnala anomalie dall’interno della propria azienda – spiega Giorgio Garofalo, di Brianza SiCura -. Insieme a Priscilla Robledo, di Riparte il futuro, e Davide Del Monte, di Transparency international, abbiamo capito che se un dipendente di un’azienda, pubblica o privata, denuncia un caso di corruzione di cui è testimone, in Italia non viene tutelato e spesso rischia il posto di lavoro». Da qui, l’adesione a #vocidigiustizia: «Siamo contenti di poter dare il nostro contributo alla campagna – hanno commentano i portavoce di Brianza SiCura -. Quella con Riparte il futuro e Transparency international è una partnership molto preziosa, perché testimonia quanto Brianza SiCura abbia assunto un ruolo istituzionale autorevole nel campo della prevenzione alla corruzione e alla criminalità organizzata».

«La partnership con Brianza SiCura ci permette di portare la campagna e il nostro messaggio dove serve di più: nelle amministrazioni locali  – conferma Robledo a nome di Riparte il futuro -. Il vero antidoto contro la corruzione sono amministrazioni trasparenti, aperte, in cui le informazioni circolano e gli amministratori si impegnano per la trasparenza, come fanno con serietà e impegno gli amici di Brianza SiCura». «Tutti i nostri sforzi per diffondere e far applicare normative, strumenti e politiche anticorruzione si riveleranno vani se alla base di questi non vi è una cultura etica in grado di sostenerli. E perché questa cultura riesca a germogliare è necessario che chi amministra i territori operi non solo nel rispetto delle leggi, ma con vera e propria responsabilità sociale nei confronti delle comunità di riferimento – sottolinea Del Monte -. Il significato della campagna #vocidigiustizia sta proprio qui, nel volere includere e tutelare tutti i cittadini pronti a seguire gli amministratori trasparenti nella loro battaglia».

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