La biblioteca Triante compie 18 anni. La data precisa dell’inaugurazione è il 28 novembre 1996. Il 25, però, si celebrerà la ricorrenza con un aperitivo letterario e la presentazione del libro “Mi chiamo Ugo” di Massimo Bertarelli. Ma è un compleanno dal gusto agro- dolce. Tra promesse ancora da realizzare e speranze di un futuro migliore. La biblioteca del popoloso quartiere di Monza, infatti, avrebbe
“Ci era stato detto che tutto sarebbe stato pronto per luglio 2016, poi si è parlato di ottobre-novembre, ora non sappiamo più nulla sui tempi – spiega Paola Meregalli, responsabile della biblioteca Triante – sostanzialmente avremmo avuto una stanza in più per la lettura e le altre attività perché l’attuale sala studio sarebbe stata spostata nel nuovo Centro civico Triante”. Uno spazio di circa 120 metri quadrati dove ci sono i locali, da tempo inutilizzati, dell’ex custode della confinante scuola media di via Monte Amiata. Che, secondo quanto stabilito, dovrebbe usufruire degli spazi in alcuni giorni della settimana, alternandosi con la biblioteca e il Centro civico. Per questi locali, tra l’altro, esisteva già un progetto del Comune di Monza nel Piano Opere Pubbliche. Ma questo, invece di facilitare la realizzazione degli interventi previsti, sembra aver allungato i tempi.
“La nostra idea prevedeva solo allestimenti con arredi versatili e free Wi-Fi – spiega Paola Giovannetti, cittadina proponente del progetto ‘Allestimenti per sala studio/spazio polifunzionale presso nuovo Centro Civico Triante’ – il Comune, poi, ha cambiato le cose, sembra che un’ulteriore difficoltà sia stata anche la mia iniziale opposizione alla realizzazione di una parete mobile, che da sola sarebbe costata 60 mila. Resta il fatto – continua – che il Comune ha trasformato la nostra idea in ristrutturazione edilizia. Questo, a quanto ci è stato detto, sta allungando i tempi”.
La conferma di questo intoppo arriva anche dalla voce di Egidio Longoni, l’assessore comunale alla partecipazione e alle politiche giovanili. “Agli arredamenti si è reso necessario aggiungere opere in muratura e ristrutturazioni per i quali il Comune ha deciso di investire altri 100mila euro – spiega – l’attuale ritardo è dovuto alle norme del nuovo codice degli appalti, che hanno reso le procedure più lunghe e burocratiche rispetto a prima, con una serie di passaggi e controlli sulle aziende. Io e il sindaco saremmo stati ben lieti di inaugurare il nuovo Centro civico con le elezioni così vicine – scherza Longoni – ma purtroppo non possiamo fare nulla per accelerare i tempi”.
E, proprio su quando i lavori, non ancora iniziati, dovrebbero terminare, il mistero è decisamente fitto. “Siamo alla fase della gara d’appalto, che ha già avuto manifestazioni di interesse – afferma l’assessore – mi auguro che si riesca a consegnare l’opera nella primavera del 2017, prima della scadenza del mandato amministrativo”. Un termine, quindi, ben al di là del 31 dicembre 2016, data indicata sul sito monzapartecipa. Dove, tra l’altro, si parla di uno stato di avanzamento dei lavori al 25 per cento. “Il 31 dicembre è sicuramente da modificare – ammette Longoni – il 25 per cento, invece, la ritengo una percentuale giusta perché tutta la parte burocratica avviata ha un peso notevole sulla realizzazione del progetto”.
Su questo punto, però, non tutti sono dello stesso avviso. “Fino ad ora non si è visto nulla e mi sono anche
Nell’attesa dei prossimi sviluppi, alla biblioteca Triante non si festeggia solo il compleanno. E’ già partito il calendario di iniziative che il 25 marzo 2017 porterà alla sua intitolazione ad Aldo Juretich, cittadino monzese, ma nativo di Fiume, morto nel 2011 dopo una vita segnata dalla dura prigionia nel gulag comunista di Goli Otok. Il prossimo appuntamento in programma è la Mostra itinerante dei disegni dei bambini. Prima sarà visitabile, dal 13 al 17 dicembre, presso la Scuola Secondaria di Primo Grado “Leonardo da Vinci”, poi, dopo Natale, presso le Scuole dell’Infanzia “Mirò” e “Giotto”. “Juretich è sicuramente meritevole di questo riconoscimento per la sua storia personale, anche se lo sarebbero state anche persone del quartiere Triante come Angelo Viganò e Arcangelo Villa – afferma la Meregalli – credo, comunque, che tutti continueranno a chiamarci biblioteca Triante”. Anche perché a Monza tutte le altre biblioteche e centri civici sono identificati con la zona della città in cui si trovano. E c’è già chi teme che ora una ‘rivoluzione’ toponomastica possa sconvolgere abitudini consolidate.