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Banda di ladri di moto fermata: pronti a spedire i pezzi nell’Est Europa

Rubavano le moto e le smembravano, possibili coinvolgimenti di autofficine. Indagini in corso. Qui i dettagli.

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pezzi-moto-4Erano diretti nell’Est Europa i pezzi di moto rubate, trovati nelle mani di quattro ricettatori arrestati dalla Polizia di Stato di Monza, a seguito di un’indagine a tempi di record dopo alcune segnalazioni.

A far scattare le sirene spiegate delle pattuglie bianco blu, sono stati i residenti di via Oslavia, quando hanno notato movimenti sospetti tra due furgoni posteggiati in strada.

Quando gli agenti sono arrivati sul posto hanno trovato quattro cittadini ucraini, tutti di età compresa tra i 26 ei 31 anni, alle prese con pezzi di motociclette. Per la precisione, secondo la ricostruzione della Polizia di Stato, stavano spostando i ricambi da un furgone ad un altro, diretto in Ucraina.

Lì, secondo la ricostruzione degli inquirenti, li avrebbero smistati sul mercato nero. Tra i pezzi riconosciuti, molti apparterrebbero a modelli giapponesi, tutte identificati grazie al numero di telaio, mentre la società proprietaria di una Harley Davidson non aveva ancora sporto denuncia per il suo furto.

Tutti i pezzi rubati, farebbero riferimento ad oltre una decina di motociclette rubate a Milano. Sui mezzi usati dai quattro ladri, la Polizia ha anche trovato tutto l’occorrente utilizzato dai ladri per rubare le moto, con tanto di ricetrasmittenti.

Le indagini però, non sono chiuse. Dai rilievi effettuati su uno dei due furgoni fermati, sarebbero emersi numerosi viaggi da e verso autofficine del Nord Italia. Non è da escludere quindi, che vi possano essere titolari di officine che, in cambio di vantaggi economici, abbiano aiutato la banda a smantellare i veicoli o a rivendere i pezzi senza fare troppe domande.

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