Camparada, suo malgrado, è diventato il terreno di confronto sull’accoglienza dei profughi in Brianza. A riportare alla ribalta la questione è la presentazione da parte della Cooperativa Aeris del ciclo di incontri svoltasi ieri mattina nella sala consiliare.
Obiettivo delle conferenze, che si terranno a Camparada, Lesmo, Villasanta e Arcore a partire da giovedì 17 novembre sarà quello di informare e sensibilizzare. “Chi accogliamo. Con quale sistema?”, “Dobbiamo accogliere?”. Questi i titoli, anzi le domande a cui si vorrà dare di volta in volta una risposta.
Camparada, il più piccolo paese della Brianza, è paradossalmente uno di quelli che ospita il maggior numero di richiedenti asilo, dato che le Suore della Congregazione di Maria Bambina hanno messo a disposizione della prefettura l’ex convento di Lario. Una grossa palazzina che sta ospitando circa un centinaio di profughi.
Un’accoglienza che fino ad oggi si è svolta senza far registrare nessun episodio di cronaca, ma che ha alimentato fin da subito una forte polemica sostenuta dal “Comitato Camparada Nostra” che ha chiesto un referedum per l’acquisto dell’immobile da parte del comune con l’obiettivo di destinarlo ad altro uso che non sia l’accoglienza. Quasi 400 le firme raccolte, ma la commissione, nata per esaminare il quesito, ha valutato negativamente l’ipotesi del referendum, che sarebbe stato comunque consultivo.
“L’amministrazione ha deciso di non ascoltare circa 400 dei suoi cittadini bloccando il referendum nonostante avessimo raggiunto il quorum. La pagherà alle prossime elezioni, questo è certo” – ha già tuonato Fabio Meroni, consigliere di opposizione della Lega Nord che guida anche il Comitato. “Non si può pretendere che la gente sia disponibile a parlare di immigrazione quando non è nemmeno informata sul numero effettivo di persone accolte”.
Malumori, polemiche a cui il primo cittadino di Camparada, Giuliana Carniel, ha deciso di rispondere non solo ospitando una delle tappe del ciclo di conferenze, ma anche la presentazione dell’intero progetto. Ogni incontro sarà moderato da Daniele Biella, il noto giornalista di Arcore, autore del libro “Nawal, l’Angelo dei Profughi”, che parla proprio di Nawal Soufi, la ragazza al centro di una storia molto particolare, legata a sos di profughi provenienti dal mare e della loro accoglienza alla stazione di Catania.
“Con queste conferenze in collaborazione con i comuni di Lesmo, Arcore e Villasanta e la cooperativa Aeris vogliamo rispondere all’esigenza di costruire un percorso collettivo che porti al bene di tutta la comunità, inclusi cittadini e profughi”, ha spiegato il primo cittadino. Invito tutti i cittadini a venire agli incontri e porre le domande ed esporre i dubbi: il parere degli esperti sarà un toccasana per tutti“, ha concluso.
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