Politica

Stazione Monza Est, M5S: “Serve più trasparenza”. FI-Lega: “Questa è la metro”

Fermata Monza Est Parco: il progetto non è ancora giunto a compimento e fa già discutere. Il Movimento 5 Stelle chiede maggior chiarezza.

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Fermata Monza Est Parco: il progetto non è ancora giunto a compimento e fa già discutere.  Sul progetto della nuova fermata ferroviaria Monza Parco, si è tenuto in Regione Lombardia un incontro finalizzato alla definizione della convenzione per la realizzazione del sottopasso che avrà la doppia funzione di attraversamento ciclo pedonale sotto la ferrovia fra le vie Einstein e Confalonieri e di accessibilità ai binari della nuova fermata. All’incontro hanno partecipato i tre enti sottoscrittori dell’accordo siglato il 21 luglio 2015 – Rfi, Regione e Comune – che hanno ribadito la piena validità dell’accordo stesso e la ferma volontà di realizzare la fermata.

All’alba del giorno dopo la diffusione della comunicazione ufficiale del comune di Monza, però, in città il Movimento 5 Stelle accende la polemica facendo emergere i propri dubbi e incertezze. I pentastellati parlano di «Ritardi e quadro economico incerto per la Stazione di Monza Est, nonostante la secca smentita alle voci circolate tra i cittadini qualche settimana fa da parte dell’Assessore Confalonieri». Il M5S Lombardia ha interpellato il Direttore Infrastrutture e Mobilità di Regione Lombardia, Aldo Colombo, che avrebbe spiegato in una lettera come “A seguito di approfondimenti tecnici ed economici effettuati da RFI successivamente alla firma dell’Accordo per la realizzazione della fermata sottoscritto nel luglio 2015 è emerso che l’importo previsto per la realizzazione della fermata, interamente a carico del Comune di Monza, non risulta sufficiente a coprire i costi dell’intervento. Per tale ragione Comune e RFI non hanno potuto sottoscrivere la convenzione attuativa entro il termine previsto”.
gianmarco corbetta movimento 5 stellePer Gianmarco Corbetta, capogruppo del M5S Lombardia: “Al momento la convenzione, che doveva vedere la luce entro gennaio 2016, non è ancora stata siglata e il quadro economico non  è ancora definito. La partita perciò non può essere considerata chiusa. E siamo in ritardo sulla tabella di marcia di un anno.”
Dichiarazioni forti, quelle espresse dal consigliere regionale, alle quali si sono aggiunte le voci di Nicola Fuggetta e Gianmarco Novi (M5S Monza), che hanno depositato un’interrogazione in Comune. “Vogliamo sapere precisamente a che punto siamo e di chi siano le responsabilità dell’errato calcolo del preventivo dei costi  e vigileremo affinché il tutto proceda della maniera più rapida possibile per assicurare ai cittadini monzesi un nuovo, fondamentale accesso alla rete di trasporto pubblico.”

martina sassoli consiglio comunale monzaE se da una parte i grillini manifestano i loro “mal di pancia”, dall’altra Lega Nord e Forza Italia si dicono soddisfatti del progetto. «Sono sempre stata convinta che una delle soluzioni all’annoso problema della mobilità di Monza fosse una visione strategica delle infrastrutture ferroviarie. – ha spiegato Martina Sassoli, consigliere azzurro in comune –  La vera metropolitana a Monza c’è già, potenzialmente è costituita proprio dalle linee ferroviarie.  Monza ha già questa infrastruttura, quello che manca è una visione strategica della stessa. La creazione di una fermata “light”, con una stazione a basso impatto urbanistico, ha senso nell’ottica di sfruttamento della linea ferroviaria in ottica di mobilità veloce, in grado di collegare la nostra città al sistema urbano e suburbano milanese e non solo. In questo senso, va ripensata in modo integrato anche l’offerta dei treni, con l’utilizzo di mezzi anche più piccoli in termini di carrozze ma con maggiore frequenza».

«Chiaramente anche la Lega Nord è favorevole – ha commentato il segretario cittadino Federico Arena – soprattutto considerando che questo progetto nasce dalla giunta Mariani e da un impegno di Regione Lombardia».

Il Comune di Monza ha proposto un modello di accessibilità al sottopasso che tiene conto del contesto nel quale si inserisce: il modello di riferimento resta quello di una fermata ferroviaria a servizio degli abitanti di una parte di città che accederà alla ferrovia a piedi o in bicicletta, senza quindi parcheggi di interscambio.
Rfi sta invece verificando le modalità che dovranno essere impiegate per garantire l’esercizio ferroviario durante la realizzazione del sottopasso, che sarà finanziato e appaltato dal Comune di Monza, come già definito nel programma di opere pubbliche.

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