Cultura

Il 10% dei brianzoli colti da malore alla mostra “Real Bodies”

A star male con capogiri o nausea 6 residenti nella città bagnata dal fiume Lambro e nella sua periferia alla vista dei 40 cadaveri umani e degli oltre 300 organi.

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È arrivato da Monza e dalla Brianza poco meno del 10% dei 65 visitatori colti da malori durante il primo mese di apertura della mostra internazionale di anatomia “Real Bodies, scopri il corpo umano” ospitata fino al 29 gennaio 2017 dalla sede espositiva di via Ventura 15 a Lambrate.

A star male con capogiri o nausea 6 residenti nella città bagnata dal fiume Lambro e nella sua periferia alla vista dei 40 cadaveri umani e degli oltre 300 organi conservati attraverso il procedimento della polimerizzazione che sostituisce i fluidi con polimeri cristallizzando forma e dimensioni anatomica dei corpi.

SAMSUNG CAMERA PICTURESUn’incidenza di svenimenti nella norma, addirittura inferiore a quella registrata nella precedente edizione di Lisbona che arrivò a totalizzare 220.000 ingressi in 5 mesi di apertura. Un’evenienza comunque non sottovalutata dalla direzione della mostra (www.realbodies.it), che fa capo alla società Venice Exhibition di Venezia, tanto che ha già predisposto una zona infermeria per far riprendere i visitatori colti da malore, ed ora sta valutando persino se dotare di defibrillatore la sede della mostra.

“Per fortuna nessun caso preoccupante che abbia richiesto l’allerta del 118” commenta il patron e promoter mondiale della mostra, Mauro Rigoni “tutti i visitatori brianzoli svenuti sono stati seguiti dal nostro personale finché non si sono ripresi”.

“In particolare ci è dispiaciuto per il disagio per un malore sopportato da una coppia di 50enni motociclisti monzesi arrivati in mostra a metà ottobre sulle due ruote ma tornati a casa in taxi” ricorda Rigoni “la visita era andata bene fino a che non sono giunti nella sala dell’apparato osseo ed hanno potuto osservare da vicino il corpo plastinato con le protesi agli arti ed alla spina dorsale. È stato a quel punto che il motociclista, un uomo imponente, ha provato un forte malessere e si è sentito soffocare, tanto che la sua compagna ha chiamato lo staff della mostra per aiutarlo perché non riusciva a sorreggerlo essendo molto più grande di lei”.

“Fatto distendere in infermeria della mostra ed arieggiato a dovere” continua Rigoni “l’uomo ha ripreso colorito ed ha raccontato che alla vista delle protesi del plastinato con le protesi alla spina dorsale gli è presa una forte emozione perché era stato operato alla schiena alcuni anni prima e gli avevano saldato alcune vertebre lombari. La coppia, nonostante il motociclista stesse meglio, ha preferito interrompere la visita e non se l’è comunque sentita di ritornare in moto fino a Monza. Per questo ci ha chiesto se potevamo chiamargli un taxi per riportarli a casa per poi venire a riprendersi il mezzo in un secondo momento, e così abbiamo fatto”.

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“Real Bodies è adatta a tutti, senza distinzione, e mostra senza filtri la realtà del corpo umano con esclusive finalità di divulgazione scolastica e scientifica, senza spettacolarizzazioni della morte” precisa il dottor Antonello Cirnelli, medico legale curatore scientifico dei contenuti di Real Bodies “le zone più d’impatto della mostra sono debitamente segnalate e i malori, statisticamente nella norma, possono essere ricondotti a particolare sensibilità e situazioni soggettive dei visitatori svenuti”. “Tanto più” conclude l’anatomopatologo perito della procura veneziana “che all’interno della sede espositiva tutti possono vivere un’esperienza culturale intensa certo, con contenuti straordinari offerti alla vista per la prima volta, ma senza preoccupazioni di sorta, in quanto è stata predisposta fin dall’apertura un’area di sicurezza sanitaria con la presenza costante di personale preparato e pronto ad intervenire in ogni momento”.

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