Salute

Doppio trapianto di mani: San Gerardo pronto a replicare, ma Carla Mari è caso unico al Mondo

Carla Mari intervista VIDEO. Il Prof. Del Bene: "Il doppio trapianto ha funzionato: dopo 6 anni nessun rigetto". Il San Gerardo è pronto a replicare l'intervento su un giovane di 29 anni.

carla mari ospedale di monza 2016

L’Ospedale S. Gerardo di Monza è pronto ad eseguire su un ragazzo di 29 anni un nuovo doppio trapianto di mani. Nel frattempo il nosocomio a sei anni di distanza dall’operazione a cui fu sottoposta Carla Mari, avvenuta la notte dell’11 ottobre 2010, festeggia la riuscita di un intervento che al momento resta un unicum al mondo. Il dottor Massimo Del Bene – Direttore dell’unità di chirurgia plastica e della mano – fa il punto della situazione e si dice estremamente  soddisfatto per i risultati raggiunti da quello che a tutti gli effetti è il primo caso al mondo di terapia antirigetto con cellule staminali mesenchimali.

carla mari ospedale di monza 01 2016

La storia di Carla Mari merita di essere raccontata. E’ la vicenda di una donna che all’età di 47 anni perde completamente l’uso di mani e piedi a causa di una necrosi secondaria legata ad una setticemia. Poi il trapianto dell’ottobre 2010 riaccende una speranza in Carla, che decide di sottoporsi alla prima operazione al mondo in cui vengano usate cellule staminali mesenchimali autogene per evitare il rigetto.  Si tratta di cellule prelevate dal midollo osseo della donna, amplificate nel numero nel laboratorio di terapia cellulare “Stefano Verri”, all’interno dell’ospedale San Gerardo, e infine congelate in attesa del trapianto.

Oggi, a sei anni di distanza dall’operazione, Carla ha la possibilità di condurre una vita normale, che le concede di compiere gesti, attività manuali impensabili prima del trapianto, come ad esempio impastare la pizza o svolgere piccoli lavoretti di bricolage e le statue in argilla che tanto ama.
Prima di sottoporsi a questa cura innovativa anche una semplice stretta di mano poteva rivelarsi complesso per Carla, che ora invece dispone di una buona libertà di movimento. “La mia vita dopo l’intervento è cambiata completamente rispetto alle protesi– spiega Carla ai microfoni di MB News – Per arrivare a fare ciò che faccio oggi ho dovuto lavorare tanto, e ad ogni traguardo ho guadagnato un pò di autostima in più. Rispetto a sei anni fa oggi è tutto un altro pianeta”.

Grande soddisfazione per la buona riuscita dell’operazione anche da parte di tutto il gruppo ASST di Monza, rappresentato per l’occasione dal carla mari-mbDottor Matteo Stocco. Il dottor Massimo del Bene si è concentrato invece sui dettagli dell’intervento, illustrando ai presenti gli effetti benefici della cura sui pazienti interessati. Le cellule staminali mesenchimali- spiega Del Bene- hanno una naturale azione immunosoppressiva senza effetti collaterali, ovviamente perchè sono autologhe, quindi della stessa paziente. I tre farmaci della terapia immunosoppressiva sono lo standard e si usano nei trapianti solidi in tutto il Mondo: la nostra paziente in terapia con un unico farmaco è ancor oggi un “unicum” al Mondo. Ed è chiaro che abbassando la terapia antirigetto anche i rischi collaterali diminuiscono fortemente. Negli altri trapianti di mani, almeno un episodio di rigetto si è manifestato nei mesi dopo il trapianto. La nostra paziente non ha mai avuto fenomeni negativi”. Il lavoro di Del Bene e della sua equipe comunque è tutt’altro che finito.

Il prossimo obiettivo è quello di un nuovo doppio trapianto per un paziente di 29 anni che ha perso entrambi gli arti superiore a causa di una scarica elettrica ad alto voltaggio.

Un’eccellenza assoluta dunque nel campo del trapianto di mani. Un motivo di orgoglio per tutta la struttura ospedaliera del San Gerardo di Monza, che si conferma ancora una volta come punto di riferimento anche oltre i confini nazionali puntando a nuovi importanti traguardi.

 

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