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Lissone ha premiato la “sua” Elisa Meneghini #foto #video

Elisa Meneghini e Carlotta Ferlito premiate dall'amministrazione comunale di Lissone. "Partecipare a Rio è stato un sogno e poi quell'incontro con la Pellegrini..."

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“Partecipando all’Olimpiade ho coronato il sogno che avevo sin da piccola”. Elisa Meneghini racconta così la sua esperienza a Rio 2016. La ginnasta della GAL, che ha ritirato sabato mattina, 17 settembre, il premio pensato per lei e per Carlotta Ferlito (purtroppo assente per l’occasione) dall’amministrazione Comunale, è l’esempio vivente di come tramite il lavoro e l’impegno sia possibile tagliare qualunque traguardo.

Elisa, diciannove anni compiuti da poco, può già vantare un palmarès di tutto rispetto. Due partecipazioni ai campionati europei e il sogno Olimpico coronato a Rio de Janeiro fanno di lei una delle ginnaste più forti nel panorama nazionale. Le parole del sindaco Monguzzi, di Elisa, e dell’assessore con delega allo sport Talarico, accompagnano le immagini proiettate sul fondo dell’aula delle esibizioni delle due olimpioniche. Momenti emozionanti che vedono protagoniste le due ginnaste, cresciute sotto ogni punto di vista nella palestra lissonese della GAL. “L’olimpiade è un’esperienza da vivere a 360°– spiega l’atleta lombarda alle bambine della ginnastica artistica lissonese giunte a renderle omaggio- Sin dal primo giorno, quando siamo partiti per il Brasile con il volo della delegazione italiana, ti accorgi come partecipare ad un evento del genere vada ben oltre la competizione sportiva. La componente umana e sociale è l’ingrediente principale di un’Olimpiade ciò che ti permette di conoscere e vedere da vicino tanti campioni di tutte le discipline. Ricordo ad esempio il giorno della cerimonia d’apertura, quando abbiamo avuto l’occasione incontrare Federica Pellegrini, la nostra porta bandiera”. La Meneghini mette in risalto quello che in TV non si vede, ovvero lo spirito olimpico di cui tanto si parla, ma che solo chi ha la fortuna di toccare con mano l’atmosfera del villaggio olimpico può comprendere a pieno.

La ginnasta della GAL ci porta all’interno di Casa Italia
, descrivendoci l’enorme refettorio come il luogo in cui gli atleti avevano davvero l’occasione di conoscersi e stare insieme per condividere le proprie emozioni.“L’unico rimpianto – rivela scherzosamente Elisa – è stato quello di non essere riuscita a scattare un selfie con Bolt e con Michael Phelps, due degli atleti più vincenti nella storia delle Olimpiadi. Rimpianti non ce ne sono invece per Roberto Meloni, presidente GAL, che nel corso dell’incontro ha ricordato come la società lissonese sia riuscita a portare per la seconda volta consecutiva due ginnaste sulla pedana olimpica, sintomo del grande impegno profuso da questa società negli ultimi anni. Ed è proprio il lavoro svolto dalla Ginnastica Artistica Lissonese ad aver convinto l’amministrazione comunale a premiare queste due fantastiche ginnaste. “Giornate come questa fanno bene alla città di Lissone – ha  spiegato il sindaco Concetta Monguzzi Ci tenevamo davvero a dire pubblicamente grazie a queste due fantastiche ginnaste. Carlotta purtroppo non è qui con noi, anche se idealmente lo è. Vederle gareggiare ad un’Olimpiade è stata un’emozione fortissima”.

Per chiudere vorrei porre l’attenzione su uno dei concetti più importanti espressi da Elisa nel corso della mattinata: inseguire i propri sogni e non mollare mai. E’ proprio questa determinazione che ha fatto di Elisa un esempio a livello nazionale. Un esempio da seguire anche per tutte le generazioni future, merito anche e soprattutto del grandissimo lavoro della GAL a livello nazionale.

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