Sport

Monza piange la scomparsa del centrocampista Sandro Vitali

Sandro Vitali era stato un centrocampista di notevoli qualità. Nato a Monza ma cresciuto nelle giovanili del Villasanta. I funerali il 4 agosto alla Chiesa di San Biagio.

sandro vitali  (1)

La città di Monza ha perso stamattina un grande sportivo, vincitore di un campionato italiano sia da giocatore che da dirigente. Alessandro, detto Sandro, Vitali si è spento alle soglie degli 82 anni (li avrebbe compiuti tra 3 giorni) all’Hospice della Residenza San Pietro, dov’era ricoverato per una grave malattia.

Sandro Vitali era stato un centrocampista di notevoli qualità. Nato a Monza ma cresciuto nelle giovanili del Villasanta (che aveva incassato 2 milioni di lire per la sua cessione), aveva esordito tra i seniores all’età di 20 anni nientemeno che col Milan campione d’Italia nel 1955.

Al termine della stagione venne ceduto in comproprietà all’Alessandria, in Serie B, con cui fu promosso nel 1957. L’altra metà del suo cartellino servì al club rossonero, qualche anno più tardi, per chiudere lo scambio con l’astro nascente Gianni Rivera (all’Alessandria andarono anche Giancarlo Migliavacca, Giovanni Fanello e molti soldi). Nel 1958 si trasferì al Napoli, dove gli affibbiarono il soprannome di Bambi per la fragilità dei suoi legamenti, e dove comunque passò alla storia per essere stato sia l’ultimo marcatore allo stadio della Liberazione che il primo marcatore allo stadio San Paolo. Tornato nel 1960 all’Alessandria, nel frattempo ridiscesa in Serie B, ne divenne una bandiera, prima di andare nel 1965 a disputare ancora una stagione in Serie A nel Varese.

Da dirigente ottenne notevoli successi col Milan: da direttore sportivo vinse la Coppa Italia 1976/77, il campionato 1978/79 e la Mitropa Cup 1981/82. Nei giorni della nomina, nel 1974, intervistato dal quotidiano La Stampa disse: “Faremo vedere i sorci verdi all’Inter”. Effettivamente i rossoneri arrivarono davanti ai “cugini” e vinsero un derby 3-0.

Del club meneghino fu anche responsabile del settore giovanile, scoprendo talenti come Roberto Bettega, Claudio Gentile e Franco Baresi. Svolse l’incarico di direttore sportivo pure nel Varese e nel Como.

sandro vitali  (2)

Il sito ufficiale del Milan, dopo l’elenco dei titoli vinti, lo ricorda così: “Autorevole e discreto, ha esultato da vero rossonero nell’anno dello Scudetto della Stella. Innamorato del Milan e del calcio, ha guidato per una stagione il Settore Giovanile del Milan dopo l’inizio della gestione di Silvio Berlusconi. Nell’ora della sua scomparsa, il Milan conserva la testimonianza e l’eredità di Sandro. Alla famiglia i sensi del cordoglio più commosso da parte di tutto il Milan e di tutti i Rossoneri”.

Sandro Vitali lascia la figlia Alessandra Rovati, imprenditrice nota in particolare per essere la fondatrice del marchio Tearose. “Era un padre che parlava con gli occhi e con i gesti – ricorda – Uomo di fatti e di poche parole, che non amava apparire. Mi fa piacere ricordarlo oggi come grande appassionato di un calcio che non c’è più, un calcio fatto di cuore e di passione vera, sincera. Era un manager che credeva nei giovani: li cercava, li sceglieva e li faceva crescere. Ha sempre lavorato dietro le quinte con quello spirito tipico dei brianzoli che s’impegnano senza mai mettersi inutilmente in mostra. La sua vita era lo sport, uno sport che non voleva compromesso dal business. Il mio ricordo si perde oggi in quei nostri viaggi insieme alla ricerca di uno stadio in tempi in cui i GPS non esistevano e il campo lo dovevamo identificare in lontananza dal pubblico che andava con le bandiere in mano o di sera dai riflettori accesi”.

I funerali di Sandro Vitali si terranno domani alle ore 15 nella chiesa parrocchiale di San Biagio.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta