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Il “Sada” è ancora della Fiammamonza, ma nel 2019 si farà la gara

Lo stadio Gino Alfonso Sada sarà gestito anche nei prossimi 3 anni dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Fiammamonza 1970.

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Lo stadio Gino Alfonso Sada sarà gestito anche nei prossimi 3 anni dall’Associazione Sportiva Dilettantistica Fiammamonza 1970. L’Amministrazione comunale ha infatti concesso nuovamente l’impianto di via Guarenti al club di calcio femminile che nel 2006 ha onorato la città dello scudetto.

Rispetto alla precedente concessione, però, ci sono delle differenze rilevanti. Innanzitutto la durata, che è appunto di 3 anni contro i 6 anni e 3 mesi della precedente. Poi il canone, che era di mille euro oltre Iva annui e che adesso sarà di 6.116,33 euro oltre Iva annui, ma che in base a dei criteri fissati con una delibera del 2013 avrebbe dovuto essere di 20.387,78 euro oltre Iva annui (l’importo è stato ridimensionato “date le condizioni strutturali dell’impianto che non ne consentono lo sfruttamento commerciale”). Inoltre la durata ha una clausola risolutoria: in caso di realizzazione prima dei 3 anni degli interventi di riqualificazione previsti da tempo dal Comune.

Stadio-sada-monza-mbL’Amministrazione municipale ha deciso di procedere con l’affidamento diretto della concessione dello stadio Sada alla Fiammamonza 1970 “non sussistendo le condizioni per procedere ad una selezione pubblica a causa delle condizioni attuali della struttura che non ne consentono il pieno utilizzo e lo sfruttamento commerciale”. Oltre alle clausole principali del contratto la società biancorossa dovrà anche “mettere a disposizione gratuitamente gli impianti al mattino dei giorni feriali, su richiesta dal Comune, per le scuole dell’obbligo e/o le associazioni di volontariato per lo svolgimento di attività a favore di diversamente abili e di anziani, riservare al Comune l’accesso incondizionato e gratuito, fatta salva la priorità dei campionati di calcio societari, per attività organizzate direttamente dal Comune o dalle istituzioni scolastiche con il patrocinio dello stesso a livello sportivo e ricreativo, con preavviso di almeno 15 giorni, salvo causa di forza maggiore e per il tempo strettamente necessario allo svolgimento delle stesse, per un numero massimo di 8 giornate annue per ciascun impianto (utilizzi compresi nella sola fascia antimeridiana o pomeridiana saranno computati come mezza giornata)”, provvedere agli “interventi di manutenzione ordinaria dell’edificio, delle attrezzature e degli impianti sportivi per il mantenimento in funzionamento degli stessi nonché il mantenimento a proprio carico delle utenze relative alla fornitura di gas ed acqua” e a un “rimborso forfettario annuo di 7.800 euro dell’energia elettrica, considerato che al momento esiste ancora un unico contatore per tutti gli stabili comunali di via Guarenti 1 (Urban Center, uffici comunali e stadio Sada)”.

Scaduti i tre anni, se non saranno stati realizzati gli interventi di riqualificazione da parte del Comune, non si procederà con rinnovo automatico dell’affidamento diretto ma si darà corso alla procedura di gara per l’affidamento della gestione dell’impianto in concessione.

Silvano Appiani

Silvano Appiani

Sull’argomento abbiamo interpellato il consigliere comunale delegato allo Sport, Silvano Appiani, e il presidente della Fiammamonza, Carlo Milva. “Ci è sembrato giusto riaffidare lo stadio Sada a una società che ha una squadra di calcio femminile ad alti livelli e numerose ragazze che praticano un’attività sportiva non molto diffusa sul territorio – ha commentato Appiani – Come fatto col Consorzio Vero Volley per il palazzetto dello sport, stiamo cercando di aiutare le società che, oltre ad avere visibilità grazie alla prima squadra, stanno svolgendo un’importante attività sociale in considerazione dell’elevato numero di atleti”.

calcio-fiammamonza-milva-mbMilva è soddisfatto per l’accordo raggiunto con la Giunta guidata da Roberto Scanagatti: “Siamo contenti. Si è arrivati al riaffidamento alla nostra società della gestione del ‘Sada’ senza discussioni o polemiche. Del resto abbiamo un ottimo rapporto con l’Amministrazione comunale, che rispetta molto il lavoro che stiamo svolgendo con le ragazze. Ci siamo preoccupati quando si era parlato di farci pagare più di 20mila euro l’anno di canone, ma alla fine abbiamo tirato un sospiro di sollievo. Ora speriamo che il Comune esegua i lavori di riqualificazione dello stadio, che sostanzialmente consistono nella ristrutturazione della tribuna con il rifacimento degli spogliatoi. La nostra realtà, oltre alla prima squadra in Serie C, annovera quattro formazioni giovanili (Juniores, Giovanissime, Esordienti, Pulcine) per un totale di oltre 100 giocatrici”.

Fiamma-Monza-stadio-sada-mbAltrettanto compiaciuto per l’esito della breve trattativa è Roberto Mazzo, presidente dell’Asd Sport Club Juvenilia 1965, società di calcio maschile (18 squadre iscritte ai vari campionati nell’ultima stagione) che collabora strettamente con la Fiammamonza: “Col sodalizio biancorosso condividiamo l’utilizzo di tre campi: quello del ‘Sada’, il ‘Giotto’, anch’esso comunale, e quello dell’oratorio della Parrocchia di Regina Pacis. Considerando l’attività non solo sportiva, ma anche sociale, che svolgiamo, e le poche risorse a nostra disposizione, ritengo che il Comune dovrebbe affidare la gestione degli impianti sportivi alle società dilettantistiche in maniera gratuita. Comunque quello ottenuto per il ‘Sada’ è un buon compromesso. Da un anno la nostra collaborazione si è estesa alla Ssd Monza 1912, con cui abbiamo avviato una scuola calcio, denominata Accademia Calcio Monza 1912, che prevede una sinergia totale tra i settori giovanili delle tre società, con istruttori e allenatori del Monza che vanno a interagire con quelli della Juvenilia e della Fiammamonza. Con questo progetto si vogliono condividere metodi, spazi di educazione sportiva e divertimento nei rispettivi settori giovanili. La Juvenilia è la scuola calcio referente del Monza per tutta la Brianza, ma anche le altre società cittadine dovrebbero vedere nel club presieduto da Nicola Colombo il loro punto di riferimento, il capofila di un sistema sportivo virtuoso che dal capoluogo si potrebbe estendere a tutta la Brianza”.

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