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I Cuori Biancorossi abbandonano il Monza. E Iacopino diventa d.g.

Dopo Carmine Castella anche il Comitato Cuori Biancorossi lascia la Ssd Monza 1912.

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Anche il Comitato Cuori Biancorossi lascia la Ssd Monza 1912. A poche settimane di distanza dall’annuncio di Carmine Castella di disimpegno dalla società di via Ragazzi del ’99, della quale è stato vicepresidente, pure il comitato di tifosi ha comunicato il distacco dal sodalizio presieduto da Nicola Colombo. Castella detiene il 15% delle quote sociali, i Cuori Biancorossi il 2%: nei prossimi giorni tali quote saranno rilevate da Discanto srl, holding della famiglia Colombo.

Il Comitato Cuori Biancorossi ha dunque comunicato “la volontà di abbandonare la compagine societaria della Ssd Monza 1912, assunta con delibera dell’Assemblea dei soci già in data 14 marzo 2016: assemblea che, in tutto l’arco di questa esperienza, ha indirizzato l’operato del comitato, senza che interessi professionali o personali di alcuno abbiano turbato il regolare svolgimento delle attività. Nonostante le risorse, l’impegno e la disponibilità messa in campo dagli aderenti al comitato, i risultati raggiunti nel corso della stagione non ci hanno permesso di gettare una base solida sulla quale sviluppare un progetto di azionariato popolare, vero obiettivo del comitato stesso. Nel corso dell’anno non si è riusciti a definire un ruolo specifico per il comitato all’interno della società, con il risultato che nel corso della gestione l’associazione è stata raramente consultata. Prossimamente verranno valutate le modalità di uscita dal capitale sociale; sarà convocata un’assemblea dei soci nella quale definire il futuro dell’associazione ed eventuali altre forme di collaborazione. Al presidente Nicola Colombo vanno comunque i ringraziamenti per l’opportunità concessa un anno fa. Alla Ssd Monza 1912, alla quale non mancherà il sostegno di tutti gli associati, in quanto in primis tifosi biancorossi, i migliori auguri per un pronto ritorno nelle categorie che i tifosi si meritano”.

Il comunicato ha seguito di 4 giorni il clamoroso ingaggio da parte dell’Us 1913 Seregno Calcio del presidente del Comitato Cuori Biancorossi, Matteo Fraschini, arruolato come team manager (incarico da cui era stato sollevato nel Monza tre mesi fa per essere sostituito da Vincenzo Iacopino), responsabile marketing e collaboratore per la comunicazione. A volere Fraschini alla corte del presidente degli azzurri Paolo Leonardo Di Nunno è stato Castella, che solo 8 giorni fa è stato annunciato come nuovo direttore sportivo. L’ex vicepresidente del Monza ha a sua volta raggiunto il figlio Michelangelo, giocatore della prima squadra del Seregno. Il passaggio di Fraschini al club azzurro ha destato sconcerto nella tifoseria, più che altro per il fatto che il giovane dirigente ha compiuto tale passo senza nemmeno degnarsi di dimettersi dalla carica di presidente del Comitato Cuori Biancorossi, un evidente conflitto di interessi.

presidente calcio monza colomboColombo è rimasto “un po’ sorpreso per il passaggio degli ex dirigenti del Monza al Seregno. Riguardo al comunicato dei Cuori Biancorossi, invece, ero stato messo al corrente dal consigliere Matteo Sala, rappresentante del comitato nel Direttivo del club. In merito al contenuto mi sembra corretto: non leggo particolari attacchi verso la società da me presieduta. Poi è vero che all’interno del comitato qualcuno non ha digerito alcune mie scelte”. Infatti la frase “nel corso dell’anno non si è riusciti a definire un ruolo specifico per il comitato all’interno della società, con il risultato che nel corso della gestione l’associazione è stata raramente consultata” sembra un’accusa alla sua persona di aver volutamente snobbato il comitato… “Il comitato – ha commentato Colombo – ha dato un contributo in denaro limitato nelle dimensioni, ma dal significato importante. I suoi membri hanno dato il loro contributo anche in attività di volontariato, come la redazione dell’inventario, il servizio di stewarding allo stadio e l’organizzazione di banchetti promozionali in centro città. Con Fraschini non ho avuto contrasti clamorosi come invece capitato con Castella, col quale mi sono comunque lasciato bene. Però si sa che quando i risultati non sono quelli sperati subentra scontentezza…”. Resta il fatto che due soci l’hanno abbandonata alla vigilia dell’acquisto in Tribunale dei beni mobiliari e immateriali del fallito Monza Brianza 1912, altri due soci l’hanno lasciata nelle scorse settimane e, stando ai “rumors”, anche il neoconsigliere Roberto Mazzo starebbe facendo dietrofront: l’impressione dall’esterno è che al centro sportivo Monzello o si fa come dice lei o si fa come dice lei… “Non credo che sia colpa del mio carattere. È vero che se uno ha l’83% delle quote diventa difficile per gli altri fare i soci di minoranza… Anche la cordata di Mazzo voleva incidere troppo sulle scelte del club. Alla fine in società ci sarà solo lui, ma non potrà assumere la carica di vicepresidente lasciata vacante da Castella perché già presidente della Sc Juvenilia 1965. A breve verrà convocata un’assemblea anche per deliberare un aumento di capitale sociale, necessario a ripianare le perdite d’esercizio. Intanto sto proseguendo una trattativa con un’altra cordata, che potrebbe aiutarmi nei prossimi mesi”.

calcio-monza-iacopino-mbCi sono novità relativamente alla possibilità di ripescaggio in Divisione Unica di Lega Pro? “Abbiamo tutti i requisiti per richiederlo, ma decideremo se avviare le pratiche solo quando sarà chiaro il numero di posti vacanti, il numero delle pretendenti a quei posti e la nostra situazione contrattuale col Comune per la gestione dello stadio”. L’Amministrazione ha bandito la gara pubblica per la concessione del Brianteo e del Monzello? “Non ne abbiamo ancora avuto notizia”. Nei giorni scorsi è stato annunciato il nome del nuovo preparatore atletico della prima squadra, che sarà Enrico Perri, anche lui proveniente dalla Caronnese come l’allenatore Marco Zaffaroni. Ci sono altre novità in vista nell’organigramma societario? “Sì, Iacopino sarà promosso da team manager a direttore generale”.

A che punto è la costruzione della nuova rosa? “Abbiamo trovato l’accordo con una decina di giocatori, i cui nomi saranno annunciati nei primi giorni di luglio. Si tratta di prime scelte, cioè di giocatori che volevamo ingaggiare, non di ripieghi. Di importanti mancano a questo punto solo un paio di tasselli”.

A operare sul mercato è il direttore sportivo Filippo Antonelli Agomeri, che ha patteggiato 20 giorni di inibizione perché nel 2009, ai tempi in cui era un calciatore del Bari, aveva violato un comma del Codice di Giustizia Sportiva in relazione a quattro commi del Regolamento Agenti di calciatori: si era avvalso dell’attività di un agente senza conferire allo stesso formale mandato su modulo predisposto dalla Figc in occasione della stipulazione del contratto col Bari, con ciò determinando, inoltre, una situazione di conflitto di interessi in quanto la società aveva conferito mandato a un altro agente per il suo tesseramento”.

A proposito di tesseramenti, l’ultimo allenatore del Monza, Alessio Delpiano, è stato ingaggiato dalla Pro Sesto, mentre l’ex responsabile dell’area tecnica Gianluca Andrissi, la scorsa stagione direttore sportivo del Renate, è diventato d.s. del Como.

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