Sport

Monza, convegni di sport sovrapposti. Patrocini alla cieca?

A Monza due convegni sportivi di una certa rilevanza nella stessa mattinata, peraltro entrambi patrocinati dal Comune.

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L’Expo dello sport a Monza: domani e dopodomani il capoluogo della Brianza sarà così ricco di eventi sportivi e collaterali da farla sembrare l’ombelico d’Italia del settore. Tutto bene, ma… Ma non capiamo perché in questa esplosione primaverile di attenzione alle tematiche sportive possa essere capitato di organizzare due convegni di una certa rilevanza nella stessa mattinata, peraltro entrambi patrocinati dal Comune. Un fatto che innesca una considerazione interrogatoria: una città di 120mila abitanti come Monza, che già vent’anni fa aveva un terzo della popolazione che si dedicava attivamente allo sport, e probabilmente un altro terzo che comunque si interessava di sport, non avrebbe la necessità di un coordinamento delle iniziative del settore sul territorio?

Domani, dalle ore 9.30 alle 13, si terrà all’Urban Center, in via Turati 6, il convegno su etica e valori nello sport promosso dalla Universal Peace Federation insieme al Comitato brianzolo dell’Unione Italiana Sport per Tutti, con l’adesione e il patrocinio del Comune di Monza e del CONI Lombardia. Tra gli ospiti ci saranno autorevoli esponenti del mondo sportivo, parlamentari, amministratori locali e giovani atleti del territorio. Lo scopo del convegno è valorizzare l’importanza etica e l’utilità sociale dello sport, privilegiandone la valenza educativa e formativa per i giovani. Nell’occasione verrà presentata l’undicesima edizione del Trofeo della Pace che vedrà impegnati i prossimi 12, 19 e 26 giugno circa 150 giovani di varie nazionalità di Monza e del territorio in tornei interetnici di calcio a 7 maschile e pallavolo femminile. Tra i relatori del convegno ci sono Enrico Redaelli, delegato provinciale del CONI, Paolo Della Tommasa, presidente della UISP Lombardia, Alessandra Borgonovo della Fondazione Stefano Borgonovo e vicepresidente della Lega Pro di calcio, Lara Comi, eurodeputata e Roberto Rampi e Laura Coccia, deputati.

Sempre domani, appunto, a partire dalle 9.30 presso il Palazzetto dello sport di Monza si terrà anche il convegno “Donne nello sport. Quando il rosa diventa oro”, organizzato da Matrice Donna in collaborazione con il Consorzio Vero Volley, Azimut e il patrocinio del Comune di Monza, volto ad approfondire la relazione tra le donne nella carriera sportiva professionistica ed in quella della professione. Al dibattito prenderanno parte Karin Moroder (medaglia olimpica nello sci nordico), Enrica Perego (campionessa italiana di rally), Daniela Gozzi (ex manager sportivo del Milan), Tania Gazzoli (amministratore delegato di Swiss Private & Corporate Advisory) e Cristina Rovida (allenatrice paralimpica di nuoto). Seguirà una tavola rotonda con Anna Dassi e Cristiano Novazio (avvocati in Milano partner DN Law), Flavio Nascimbene (docente in psicologia dello sport) ed Elena Buscemi (consigliere del Comune di Milano).

Ma una volta che il Comune concede il patrocinio a un convegno di sport non potrebbe segnalare a chi a sua volta ne chiede un altro per lo stesso giorno che l’interesse rischia di dimezzarsi? Lo abbiamo chiesto al consigliere comunale delegato allo Sport, Silvano Appiani: “Le associazioni che organizzano questi eventi non riescono ad accordarsi tra loro e noi come Comune concediamo il patrocinio ma non possiamo coordinare le iniziative. Insomma, patrocinare è una cosa, organizzare i convegni è un’altra. Tra l’altro, a Monza ci saranno due convegni in contemporanea, però il problema riguarda anche il territorio circostante perché a volte magari viene organizzato un evento di un tipo in città e nella stessa data un evento dello stesso tipo in un Comune limitrofo o comunque vicino al capoluogo. Bisognerebbe cercare di organizzare una sorta di coordinamento attraverso Territori di Sport (il protocollo d’intesa sottoscritto due anni fa da una ventina di Comuni della provincia per offrire un’opportunità di progettazione e di promozione in ambito sportivo, ndr). Ma non è facile. Ci vorrebbe un deciso sostegno da parte del CONI e della Regione”.

Insomma, pare che non si possa fare a meno di continuare a navigare a vista e di accavallare gli eventi sociosportivi uno sopra l’altro. Forse è un modo per far correre come uno sportivo l’Appiani di turno da una location all’altra per l’intervento di rito al convegno? Scherzi a parte, c’è da chiedersi come mai all’inizio di ogni stagione si riesca a programmare (bene o male è un’altra questione) la suddivisione delle ore nei 53 impianti sportivi tra le 150 società cittadine e non si riesca a creare un’agenda di eventi interdisciplinari da mettere magari a disposizione del pubblico sia per una finalità di comunicazione che per permettere una scelta più oculata di date e orari per eventi… Il nostro spunto di riflessione potrebbe essere anche un tema di eventuali Stati Generali dello sport da tenersi in città. Una città che nonostante la cronica carenza di impianti dove poter svolgere l’attività anche di base continua a eccellere a livello nazionale per quantità e qualità di società. Solo negli sport di squadra nei prossimi due weekend a Monza potrebbero arrivare due scudetti e in ogni caso la prossima stagione potrà vantare cinque team in massima serie.

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