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Monza, blitz in un capannone: scoperti 10 lavoratori in nero

Tutti originari dello Sri Lanka lavoravano in nero senza alcuna tutela sanitaria e lagale. E' questa la scoperta fatta dagli uomini della Polizia Locale di Monza.

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Tutti originari dello Sri Lanka lavoravano in nero senza alcuna tutela sanitaria e lagale. E’ questa la scoperta fatta dagli uomini della Polizia Locale di Monza. Dieci persone, 8 uomini e due donne sopra la sessantina, alcune delle quali non avevano nè permesso di soggiorno nè documenti. La paga? Sei euro all’ora per 9 ore di lavoro no stop.

Impegnati nel lavoro di assemblaggio di parti elettromeccaniche, i lavoratori erano impiegati in un capannone di via Phillips. A scoprire quanto stava accadendo la Polizia locale su segnalazione dei Vigili del fuoco, intervenuti poco prima per un controllo atto a verificarne la sicurezza. La ditta ha preso in subappalto il lavoro da una azienda italiana.

Dietro ai cartoni e le colonne nel capannone i lavoratori in nero nascosti. Un vero e proprio blitz degli uomini del comando di via Marsala insieme alla Direzione Territoriale del Lavoro di Milano. Il titolare della ditta, anche lui originario dello Sri Lanka, è stato denunciato per lavoro in nero oltre a migliaia di euro di sanzioni.

Secondo la DTL si tratterebbe del caso più ecletante avvenuto di recente a Monza.

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