Le elezioni comunali del 5 giugno interesseranno anche Varedo, attualmente guidata da una giunta di centro destra il cui sindaco, Diego Marzorati, ha deciso di non ripresentarsi per un secondo mandato. Tra le cause, problemi personali e difficoltà familiari, esacerbate, stando alle dichiarazioni del primo cittadino, da un’ostilità diffusa e dalla sua decisione di sospendere l’attività da libero professionista per non rischiare incompatibilità con la sua carica di sindaco.
Il posto di Marzorati verrà idealmente preso dal leghista Filippo Vergani, candidato sindaco per il centrodestra con la lista Varedo Sìcura. Anche le altre parti politiche hanno già scelto il proprio candidato: per il centrosinistra correrà Stefano Zini (lista civica Uniti per Varedo), mentre il Movimento 5 Stelle sostiene Stefano Guagnetti.
Vergani, che si candida sindaco per la seconda volta in 10 anni, è un agente di commercio 50enne sostenuto dalla coalizione di Lega Nord, Forza Italia e Fratelli d’Italia, e ha deciso di puntare tutto sulla sicurezza, a partire dal nome della lista: nel suo programma rientra infatti un aumento del numero di agenti di Polizia locale, unitamente a un ampio lavoro volto alla sicurezza stradale, dalla manutenzione alla cartellonistica, fino al recupero dell’area ex Snia.
Il principale avversario di Vergani sarà probabilmente Zini, dipendente bancario 48enne già consigliere comunale e segretario Pd del circolo di Varedo. Zini non ha ancora diffuso un programma dettagliato, ma sembra che, in una lotta alle elezioni tutta al maschile, verrà sostenuto da una lista che darà ampio spazio alle “quote rosa”. Il candidato del M5S, con i suoi quasi 10 anni in meno rispetto a Zini, è invece il più giovane tra gli aspiranti sindaci: Guagnetti, 39enne analista programmatore per un’azienda informatica, assicura un impegno pieno e una totale disponibilità al servizio di Varedo qualora venisse eletto, ponendosi in modo fortemente critico rispetto agli ultimi 5 anni di amministrazione Marzorati.