Cultura

Festival della Letteratura di Arcore successo per Andrea Vitali #foto #video

"La verità della suora storta" e "Nel mio paese è successo un fatto strano": con due titoli così, il Festival della Letteratura di Arcore non può che proseguire con sempre più entusiasmo.

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“La verità della suora storta” e “Nel mio paese è successo un fatto strano”: con due titoli così, il Festival della Letteratura di Arcore non può che proseguire con sempre più entusiasmo. Dopo l’inaugurazione della scorsa settimana, di cui vi abbiamo parlato nel nostro articolo (clicca qui per leggerlo), il calendario continua con lo scrittore Andrea Vitali, incontrato venerdì 8 aprile (#foto).

Pienone alle Scuderie di Villa Borromeo, ma la vera chicca dell’evento è stata la partecipazione di due interpreti LIS (Linguaggio Italiano dei Segni) che hanno sottolineato l’idea di “cultura aperta a tutti”, più volte ribadita dall’assessore alla cultura Paola Palma. Piacevolmente colpito anche il primo cittadino, Rosalba Colombo, che ha voluto leggere pubblicamente un passaggio dal romanzo presentato.

Dopo un’introduzione musicale di Marco Paolini, primo violoncello del Teatro dal Verme di Milano, e sua moglie Margherita Senes, il direttore artistico del Festival, Alberto Moioli, ha presentato la figura di Andrea Vitali. Con quasi tre milioni di copie vendute, lo scrittore di Bellano racconta della sua città natale con grande spirito ed un linguaggio piuttosto colorito. Vitali, dottore e scrittore, perché, come spiega egli stesso con l’ironia che lo caratterizza, “almeno un lavoro serio nella vita bisogna farlo”, ha iniziato la sua carriera come medico di base e, da quattro anni a questa parte, si dedica ad una comunità di persone affette da malattie mentali.

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Due i libri presentati da Andrea Vitali all’attento pubblico arcorese: “La verità della suora storta” e “Nel mio paese è successo un fatto strano”. “Tutti i miei libri nascono da un’ispirazione, oppure colpo di fortuna, come mi piace chiamarlo, reale. Facendo il medico di base ho incontrato molte persone da cui ho preso spunto per i miei romanzi”, ha ricordato lo scrittore. “Per quanto riguarda i nomi, forse vi farà ridere, ma li prendo dal calendario di Frate Indovino. Se non mi convincono? Faccio un collage e riesco sempre a trovare quello che mi serve”, ha ironizzato Vitali pensando ai suoi libri.

“La verità della suora storta” nasce da un ricordo personale di quando Andrea Vitali, da bambino, si è trovato in ospedale per subire un’operazione alla pendice. Fuori dalla finestra, un tramonto meraviglioso sul lago di Como e dentro, in un letto, un Andrea bambino spaventato da quanto stava succedendo. “Sono partito da questo ricordo, con la mamma del mio amico che mi diceva di confessarmi prima dell’operazione perché, si sa, a volte i dottori sbagliano. Il mio terrore si è trasformato in ispirazione. Non troverete nulla nel libro di quel momento: ho stravolto tutto!”, ha precisato lo scrittore.

“Nel mio paese è successo un fatto strano” parla di un momento particolare della vita dell’autore. “La nebbia di cui parlo nel romanzo – spiega Vitali – era quella che vedevo nella mia testa e che mi ha spinto verso un momento di profonda angoscia da cui sono uscito grazie a due segnali: il profumo dell’inverno dalla finestra della mia camera, ed una poesia di Leopardi”. Il libro, per l’occasione, è stato accompagnato da un quadro di Franca Picelli. “Ho rappresentato uno steccato con uno sfondo nero, simbolo di incertezza ed incognito, un po’ come la nebbia di cui parla Vitali nel suo romanzo”, ha raccontato l’artista. Un dialogo pittorico con l’autore che ha portato tutto il pubblico alla riflessione.

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Per vedere il programma del festival in dettaglio, clicca qui.

 

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