Ambiente

Brughiera Briantea e Groane: il megaparco e… i finanziamenti?

L'accorpamento triplicherà le aree sotto tutela: un progetto ambizioso, che gli enti interessati hanno discusso ancora venerdì 1 aprile.

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Brughiera Briantea e Parco delle Groane accorpati in un unico parco sovra-comunale che triplicherà le aree sotto tutela: un progetto ambizioso, che gli enti interessati hanno discusso ancora venerdì 1 aprile. «Un momento storico – l’ha definito il presidente del Parco Regionale della Groane, Roberto Della Rovere -, che suggella un progetto partito dal Plis della Brughiera Briantea circa trent’anni fa e compiuto nell’ultimo anno e mezzo attraverso una fitta rete di incontri e tavoli di lavoro».

In sospeso, però, c’è ancora una questione fondamentale, quella dei finanziamenti. A denunciarlo è stato il consigliere provinciale Andrea Monti (Lega Nord): «Attualmente i contributi economici più importanti del Parco Groane vengono garantiti dal Comune di Milano, dalla Città Metropolitana di Milano e dalla Provincia di Monza e Brianza. Seguono i comuni afferenti al Parco, con quote meno rilevanti – spiega Monti, che è anche assessore nel comune di Lazzate -. Il problema è che in questi mesi di estenuanti trattative, nonostante la caparbietà dimostrata dal presidente Della Rovere, non si è riusciti a convincere la Provincia di Como, potenzialmente uno dei più importanti contributori, a formalizzare un impegno economico». D’altro canto non aumenteranno neppure le quote associative della Provincia di Monza del Comune di Milano e della Città Metropolitana, anzi, l’obiettivo è quello di ridurle. «Escludendo a priori che si possa chiedere ai comuni un sacrificio più grande delle quote che già attualmente assicurano con qualche fatica, significa che il Parco non si troverà più nelle condizioni di mantenere gli attuali standard qualitativi – continua Monti -. Insistere con l’idea dell’allargamento a queste condizioni è qualcosa di più di un azzardo, significa mettere a repentaglio il futuro stesso del Parco delle Groane».

Un punto che Della Rovere non ha voluto commentare con la stampa, anche se i portavoce del Parco hanno riferito, in merito all’incontro del 1° aprile, di «qualche ragionevole dubbio in merito alle situazioni di finanziamento», concludendo, però, che «tutta l’assemblea si è espressa favorevolmente perché si continui sulla strada intrapresa da un anno e mezzo a questa parte». Intanto è già previsto il passo successivo del percorso di accorpamento: venerdì 15 aprile, presso la sede del Parco delle Groane, si terrà una conferenza programmatica che sancirà l’avvio della fusione tra i due parchi, prima del passaggio in Regione Lombardia per l’istituzione del nuovo ente.

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