Attualità

Vandalizzato il monumento di Lea Garofalo, simbolo contro la mafia

A darne la notizia é stato il sindaco di Petilia Policastro Amedeo Nicolazzi,

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Il monumento a Lea Garofalo, la donna simbolo della ribellione alla malavita uccisa e sciolta nell’acido in un campo a San Fruttuoso (Monza), realizzato a Petilia Policastro, é stato danneggiato.

A darne la notizia é stato il sindaco Amedeo Nicolazzi, il quale ha effettuato la scoperta lo scorso 8 marzo, proprio in occasione della festa della donna e che quella mattina era andato a portare una corona di fiori alla martire di mafia uccisa nel 2009. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, il sindaco ha detto “Sono rimasto amareggiato. Non posso accettare queste azioni, reagirò con forza. A questi ignoti dico: vergogna, vergogna e ancora vergogna”.

Lea ha sacrificato la sua vita per permettere alla figlia Denise di vivere libera, una bimba avuta in giovane età con un delinquente che non le ha perdonato di aver “lasciato la famiglia” e l’ha brutalmente assassinata insieme ad altre 4 persone, per poi cercare di distruggere i suoi resti sciogliendoli nell’acido. A confessare per primo il delitto é stato il fidanzato della figlia Denise. Proprio lei, rimasta sola, porta avanti la battaglia per il ricordo della madre.

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