Politica

Desio Inceneritore: l’Anticorruzione risponde: “Gara turbina da rifare”

L'Anac risponde con un documenti di 21 pagine all’esposto del Movimento 5 Stelle riguardo alle irregolarità sulla gara a doppio oggetto, dal valore di 7,5 milioni di euro, indetta da Bea.

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Ventuno pagine di risposta, dettagliate e ben articolate. Mercoledì 2 marzo è arrivato il responso che il Movimento 5 Stelle tanto aspettava dall’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac), in seguito alla presentazione dell’esposto di dicembre riguardo la gara (a doppio oggetto) dal valore di 7,5 milioni di euro, indetta da Bea per la sostituzione della turbina dell’inceneritore di Desio.

Anac ci ha dato ragione sotto tutti i fronti, anzi ha fatto valutazioni ancora più approfondite. È una grande soddisfazione per noi”– esordisce il consigliere regionale Gianmarco Corbetta alla conferenza di oggi 3 marzo, convocata appunto per illustrare gli ultimi sviluppi dell”Operazione verità”.

Nel documento l’Anac riassume tutte le criticità riscontrate e le divide in tre tipologie: violazioni della concorrenza, violazioni del principio di economicità e violazioni del procedimento di gara. Sono innumerevoli i rilievi emersi dall’istruttoria si legge: “la gara è stata aggiudicata per un importo superiore rispetto a quello indicato nel bando”, non solo , “la stazione appaltante ha aggiudicato per un importo superiore a quello messo a gara per ottenere una prestazione tecnicamente inferiore a quella potenzialmente richiesta”, e anche, “clausole discordanti nella documentazione di gara”. Tutti punti rimarcati e sottolineati in sede di conferenza dall’avvocato Ilaria Battistini, che ha curato l’esposto.

m5s-inceritore-corbetta-avvBattistiniCorbetta aggiunge “Anac ha letteralmente demolito le tesi difensive di Bea, confermando le gravi inadempienze e criticità segnalate dal Movimento 5 Stelle e ravvisando la necessità che a tutela dell’interesse pubblico la gara sia annullata. Abbiamo fatto un enorme lavoro di studio e analisi, durato mesi, su tutta la documentazione del bando:  troppe le anomalie, troppe le stranezze… e ora l’Anac conferma che i nostri dubbi sono leciti.”

E ancora: “In attesa che la Procura della Repubblica si pronunci sulle responsabilità penali dell’esposto fatto dal collegio sindacale, do per scontate le dimissioni dei Consigli di amministrazione di Bea e Bea Gestioni e del direttore generale di Bea”.

I 5 Stelle non si fermano all’attacco dei vertici di Bea, attribuiscono le responsabilità anche al mondo politico locale, in particolare chiedono a gran voce le dimissioni del presidente della Provincia. “Questo è un fallimento politico del partito democratico brianzolo, che da anni continua ad insistere con l’idea incenerire i rifiuti e di andare avanti ancora 15 anni potenziando il forno, senza capire che il mondo in cui i rifiuti si dovevano bruciate è finito. Di fronte alle macerie della gara a doppio oggetto e del piano industriale che la prevede, Gigi Ponti abbia la decenza e il pudore di dimettersi da presidente della Provincia, l’ente azionista di maggioranza relativa in Bea”, conclude il consigliere regionale pentastellato.

E adesso? Bea ha 20 giorni di tempo per conformarsi alle indicazioni dell’Autorità, che tradotto significa annullare la gara per ripresentarsi con una nuova, oppure può presentare controindicazione. Al momento non sono ancora giunte repliche da parte sia da parte della società Bea sia da parte della Provincia di Monza e Brianza e del Partito Democratico.

In foto da sinistra: Gianmarco Corbetta, Ilaria Battistini e Sara Montrasio.

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