Attualità

Seveso, della Regione 67 mln per risolvere il nodo ferroviario

L'importante stanziamento messo a disposizione dalla Regione andrà spalmato nella fascia Meda/Camnago - Seveso - Cesano. Tra i numerosi interventi, un sottopassaggio.

seveso-stazione-trenord-treno-in-arrivo-mb

Sessantasette milioni di euro per risolvere il problema del nodo ferroviario di Seveso: lo prevede la delibera di giunta regionale che il sindaco Paolo Butti ha presentato lunedì 11 gennaio a Seveso durante la commissione dei capigruppo. Si tratta di uno stanziamento importante, necessario a migliorare l’infrastruttura ferroviaria nella tratta Meda/Camnago – Seveso – Cesano Maderno.

La commissione dei capigruppo, come sempre aperta al pubblico, è stata partecipatissima: Seveso è tagliato in due dai passaggi a livello, e da anni le diverse amministrazioni cercano invano una soluzione al problema della ferrovia. Ora la somma stanziata dalla Regione può essere un’occasione.

Il progetto presentato da Butti prevede una serie di interventi che vanno dalla riqualificazione delle stazioni e della ferrovia alla riprogettazione dei semafori sulla linea (che, se riposizionati, potrebbero migliorare le tempistiche dei passaggi a livello), oltre ad un importante investimento sulla linea Saronno-Seregno, un raddoppio del binario che contribuirà ad agevolare la circolazione dei convogli e a evitare ritardi. L’intervento principale, però, da realizzare “con priorità uno” secondo Giorgio Garofalo, presidente del consiglio comunale, è un sottopassaggio tra Seveso e Cesano (via Liberazione/via Como). È ancora in fase di verifica, invece, la fattibilità di un attraversamento in centro a Seveso (via Corridoni), e che potrebbe essere anche solo ciclo-pedonale.

E l’interramento? Da anni alcuni rappresentanti politici sevesini, tra cui Daniele Tagliabue della lista Sevesoviva ed esponenti della Lega Nord, ritengono che sarebbe l’unica soluzione possibile, ma Regione Lombardia non è d’accordo: «Con il sindaco Paolo Butti abbiamo partecipato a innumerevoli incontri in Regione Lombardia – racconta Garofalo -, ma sin da subito ci dissero che l’interramento era una soluzione impraticabile se si volevano avere risultati nel breve o medio periodo. Senza contare – continua – che è un’operazione che verrebbe a costare 90 milioni di euro, molto di più rispetto alla somma che abbiamo a disposizione. Le soluzioni possibili, dunque, sono solo due: o fare uno o più sottopassi, o non fare niente. Personalmente, preferisco che la politica si prenda la propria responsabilità e, piuttosto, si concentri sulla qualità degli interventi possibili anziché immaginare come argomentare splendidamente soluzioni impraticabili».

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
commenta