Sociale

Barlassina, un “registro delle ricchezze umane” per il volontariato

Nato da un'idea lanciata in campagna elettorale, il registro conta oggi una dozzina di volontari. Il principio: mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie competenze per aiutare gli altri.

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Ha un nome a metà tra lo scolastico e l’evocativo. A Barlassina a partire dalla scorsa primavera esiste il “Registro delle ricchezze umane”: un’idea dell’amministrazione guidata da Piermario Galli, che ha voluto istituire uno strumento per aiutare il volontariato, come già promesso in campagna elettorale, durante la quale aveva parlato di «un censimento volontario delle competenze individuali e del tempo che i barlassinesi sono disposti a prestare al bisogno degli altri». Un vero e proprio elenco, insomma, non solo per far incontrare bisogni e disponibilità, ma anche per tenere traccia delle capacità di aiuto dei barlassinesi, in termini sia di numeri che di settori: dal babysitting alle ripetizioni, ma anche all’assistenza domiciliare e alla cura degli spazi verdi.

Dopo i primi mesi di silenzio (l’iniziativa ha avuto pochissima pubblicità), settembre è stato il mese delle adesioni. Ad oggi, non sono ancora numerosissime: si contano appena una dozzina di volontari, ma pronti a coprire diversi ambiti di intervento. Chiunque può mettere a disposizione le proprie competenze, o anche solo il proprio tempo libero per attività apparentemente di poco conto ma in realtà fondamentali per chi ne beneficia, come fare compagnia agli anziani o andare a fare la spesa per qualcuno che non riesce ad uscire di casa.

«Per l’impegno in ambito scolastico, ci sono insegnanti, qualcuno anche in pensione, che si sono messi a disposizione per l’aiuto nei compiti a casa – spiegano dal Comune -. Finora è già garantito l’aiuto per la matematica e per lo studio della lingua inglese, mentre prossimamente partirà anche il sostegno agli alunni delle elementari». Diversi anche gli infermieri o gli ex infermieri che si sono dichiarati disponibili per l’assistenza domiciliare, soprattutto per gli anziani. 

«Si tratta di attività fatta a puro titolo di volontariato, senza avere nulla in cambio – specificano ancora dal Comune -. Ognuno, sapendo qual è la propria disponibilità, si mette d’accordo con le persone interessate e con il Comune per determinati giorni e orari. In questo modo l’Ufficio Servizi Sociali conosce la copertura garantita, i settori più scopert,i e dove cercare eventualmente di stimolare la partecipazione in funzione delle necessità».

Per iscriversi basta compilare un modulo e consegnarlo in Comune.

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