Politica

Pedemontana, la Regione tira diritto. Ponti: “Progetto scellerato”

Il Pirellone ha confermato l'intenzione di aprire la tratta B1 fino a Lentate entro i primi giorni di novembre. Milano - Meda a rischio collasso.

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“Un’operazione scellerata”. Gigi Ponti, il presidente della Provincia di Monza, non ha usato  mezzi termini per commentare la decisione di Regione Lombardia di aprire la tratta B1 di Pedemontana subito dopo Expo. L’intenzione del Pirellone è stata ribadita a chiare lettere nel corso di un forum organizzato dalla redazione de “il Giorno” per puntare i riflettori su intervento che, almeno in Brianza, sta provocando più di una perplessità.

Il nocciolo del problema è sempre quello: senza avere la garanzia finanziaria di far proseguire il cantiere verso Est, il taglio del nastro della B1 che collegherà Lomazzo a Lentate sul Seveso, rischia di mandare in tilt il traffico lungo tutto la Milano – Meda e nei comuni limitrofi. “Un’operazione scellerata – ha commentato Ponti -. Sulla Milano-Meda servono lavori urgenti che non sta facendo nessuno. Serve tagliare l’erba subito, serve rifare il manto stradale almeno per 15.000 mq, serve ripristinare le minime condizioni di sicurezza. Ho chiesto più volte a Regione di prendersi in carico questi interventi, sapendo che il contratto siglato obbligava Pedemontana a farlo fin da gennaio 2015: si tratta di impegni contrattuali non onorati”.

L’allarme di Ponti tuttavia è caduto nel vuoto. L’assessore regione a Expo, Fabrizio Sala, e il collega titolare della delega alla Mobilità, Alessandro Sorte, hanno ribadito di volere aprire la B1 entro i primi dieci giorni di novembre. Dice il primo: “”La Pedemontana si farà e si farà tutta, come ha sempre detto il presidente Maroni”. Aggiunge il secondo: “”La tratta B1 della Pedemontana (dall’interconnessione con la A9 Milano/Como a Lomazzo fino allo svincolo della B2 a Lentate sul Seveso) aprirà subito dopo la fine dell’Expo, vale a dire nei primi dieci giorni di novembre”.

I margini per ottenere una revisione del progetto (così come sembrava fino a qualche settimana fa) o per strappare un intervento di di sistemazione della Milano – Meda sembrano dunque ridotti a zero. Sorte ha solo assicurato la volontà di riqualificare la Milano/Meda e ha annunciato che a giorni sarà istituito un fondo da 20 milioni per le opere di viabilità e che “2 di questi andranno alla Provincia di Monza e Brianza. Pedemontana non si ferma, dunque. E Sorte ha anche aggiunto che i soldi per completare l’opera salteranno fuori. Così come verrà trovata una soluzione per la questione dei pedaggi. C’è chi però critica duramente l’operato del Pirellone.

“Tante belle chiacchiere, che però non spostano di un millimetro la cruda realtà dei fatti – dice Giancarlo Corbetta, consigliere regionale del Movimento Cinque stelle -. : i soldi per proseguire l’autostrada, dalla B2 in avanti, non ci sono. Dovevano essere i privati a finanziare questi lavori tramite il famigerato “project financing”, ma hanno capito che è un progetto fallimentare e non vogliono perderci soldi. E non è pensabile che siano ancora una volta i soldi dei cittadini a coprire il buco, questa è un’autostrada inutile e dannosa, la si fermi là dove è arrivata oggi e si migliori il sistema di viabilità ordinaria esistente, quello sì utile per gli spostamenti delle imprese e dei cittadini”.

In foto l’inaugurazione della tratta A. (Immagine d’archivio)

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