Economia

Monza e Brianza: il 44% delle famiglie chiude il bilancio in pareggio

A Monza e Brianza il dato più alto di chi non ha fatto modifiche alla propria routine (44% contro la media lombarda del 32%), e di famiglie che prevedono di risparmiare nei prossimi 12 mesi (29%).

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Cresce rispetto allo scorso anno la quota delle famiglie lombarde che riesce a chiudere il bilancio di casa in pareggio: oggi è il 73% contro il 43% registrato a luglio 2014. E se il 13% dei lombardi fa quadrare i conti attingendo ai risparmi o indebitandosi (2%), c’è anche chi è riuscito ad accantonare qualcosa (12%). Le forme di risparmio anti-crisi sono diverse, a partire da qualche accorgimento nella vita quotidiana: il 35% delle famiglie riduce gli sprechi, in particolare di generi alimentari, il 36% taglia cene fuori e aperitivi, si sta più attenti ai consumi di casa, tra elettricità, telefono e riscaldamento (44%) e si passa più tempo a casa (15%). Con queste accortezze il 73% delle famiglie lombarde non ha difficoltà a coprire le spese correnti mensili (era il 62% un anno fa), e il 23% pensa persino che riuscirà a risparmiare nei prossimi 12 mesi. Scende, infatti, anche il dato dei lombardi che vede la propria situazione economica in peggioramento: oggi sono il 15%, erano il 49% solo due anni fa. Certo la crisi si è fatta sicuramente sentire, mettendo in difficoltà anche le relazioni personali (dall’8% di un anno fa si passa al 13%), e servirà ancora qualche anno alle famiglie per realizzare quei sogni che, per il momento, “restano nel cassetto”: il 14% dei lombardi ha sacrificato i viaggi, il 12% ha rinunciato a comprare, cambiare o ristrutturare casa, il 9% allo shopping e l’8% all’auto nuova. È quanto emerge dall’indagine “Famiglie e consumi. Monza e Brianza e Lombardia”, realizzata a luglio 2015 dalla Camera di commercio di Monza e Brianza in collaborazione con DigiCamere.

A Monza e Brianza il dato più alto di chi non ha fatto modifiche alla propria routine (44% contro la media lombarda del 32%), e di famiglie che prevedono di risparmiare nei prossimi 12 mesi (29%).

E per rispondere ai nuovi bisogni delle famiglie in tempo di crisi oggi presso la Villa Reale di Monza si è tenuto l’incontro “La nuova sfida di fare impresa nel sociale. Cooperative e responsabilità sociale di impresa per lo sviluppo”. Le cooperative sociali con lo scopo principale di perseguire l’interesse generale della comunità, dalla promozione umana all’integrazione sociale dei cittadini, rappresentano oggi in Lombardia una realtà sociale ed economica di tutto rispetto, con 1.829 imprese sociali iscritte all’Albo regionale in Lombardia. A partire dal 15 maggio 2015, Regione Lombardia ha trasferito alle Camere di commercio lombarde la competenza relativa alla gestione dell’Albo regionale delle cooperative sociali. L’iscrizione delle cooperative sociali all’albo regionale permette di accedere ai benefici economici previsti da Regione Lombardia, di procedere all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate e stipulare convenzioni con gli enti pubblici in deroga alle normali procedure per l’assegnazione di servizi. Questo trasferimentorisponde ad un’esigenza di semplificazione amministrativa e la gestione dell’albo sarà, infatti, interamente telematica attraverso il sistema informativo camerale della Comunicazione Unica, confluendo così nel Registro Imprese. Alle Camere di commercio spetta il compito di annotare le iscrizioni, modifiche e cancellazioni nel Registro Imprese e nel Rea, di valutare i cambiamenti della compagine sociale, e la quota percentuale di persone svantaggiate, di effettuare controlli a campione, e assicurare la diffusione e pubblicità dell’Albo.

“In un contesto storico ed economico difficile, come quello che stiamo vivendo, bisogna ritornare ad una politica che metta al centro del suo agire la crescita del sistema economico-sociale – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza. In quest’ottica, il mondo della cooperazione gioca un ruolo importantissimo a Monza e Brianza perché oltre ad essere un’occasione per fare rete, rappresenta anche una preziosa risorsa per la definizione dell’identità del territorio e per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro.”

A Monza e Brianza le imprese sociali sono 120, di cui in particolare 30 hanno sede a Monza, 10 a Lissone e 8 a Seregno.

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